(¯`·-->Manuele Blasi Forum<--·`¯)

Vivo dove batte il mio cuore

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leoncina di bahia
view post Posted on 6/7/2010, 21:51




lo so che non c e una sezione per le fan fiction, ma dopo tanto tempo ci ho pensato e ho deciso di condividere anche con voi la mia passione per la scrittura, non è chi sa che ma a volte scrivere è la soluzione piu giusta, cosi mi sento piu vicino ad una persona, che anche voi conoscete bene


beh vi auguro che vi piaccia questa è la prima parte ci sta un seguito e ho deciso di postarvi tutta la storia quindi buona lettura :D





CAPITOLO 1

1 settembre 2009

-no potete scegliere voi anche per me…non è giusto-
-non possiamo far andare solo tuo padre devi capire ormai hai 18 anni e sei adulta per capire certe cose…-
-mamma ma io…-
-ma tu niente per il bene della famiglia dobbiamo restare tutti uniti…-

Imma era alla prese con un'altra litigata con la mamma a causa dell’improvviso trasferimento con di suo padre.

Imma aveva 18 anni e qui a Napoli aveva tutto, gli amici, il fidanzato e un lavoro. Non sopportava l idea di cambiare città, era troppo legata alla sua città.

Imma chiamò Lisa, una ragazza di 18 anni conosciuta su un forum si conoscevano ormai da un anno ma erano molto legate…

Imma prese il suo Nokia N73 e compose il numero di casa di Lisa…il telefono inizio a squillare

-buongiorno casa Cicchiello c’è Lisa sono Imma-
-ciao Imma sono Titti, Lisa è uscita con Angela stamattina le dico che hai chiamato?-
-si grazie Titti ma a che ora torna?-
-per l’una e mezza massimo le due sta a casa-
-capisco vabbè ci vediamo-
- Imma ma qualcosa che non va?ti sento strana-

Titti la sorella gemella di Lisa, riusciva a capirmi soltanto dal tono della mia voce, a volte mi spaventava, un giorno pensai addirittura che avesse dei poteri sovrannaturali, ma poi trassi la conclusione che mi voleva soltanto bene e che mi capiva come se fosse mia sorella.

Già Titti e Lisa erano le sorelle che non ho mai avuto, purtroppo sono figlia unica, i miei non hanno mai voluto un altro bambino, a volte penso chissà se mi hanno sempre voluto…

La mia mente in due secondi fece un giro enorme di pensieri, al tal punto di dimenticarmi che avevo Titti al telefono fino a quando lei stessa non me ne ricordò…

- Imma allora ci sei?-
-si scusami è che non ci sto con la testa-
-l avevo capito perciò ti ho domandato che cosa avevi-
-mi devo trasferire- dissi con un tono freddo e distaccato, quasi come un getto di acqua fredda
Questa volta chi era scomparsa per telefono era Titti…
-Titti ci sei?-
-Si scusa ma mi hai detto questa cosa sono rimasta sotto shoc-
-Non lo dire a me che quando me l hanno detto li volevo ammazzare-
-Vabbe quando devi partire?-
- lunedi-
-Cioè tra una settimana-
-Si –
-ci vediamo stasera…stasera dormi con noi-
-ok a stasera tesoro-

Terminata la chiamata con Titti mandò un messaggio a Adrian il suo fidanzato. Adrian l aveva conosciuto un anno fa da Regina Margherita dove lavorava come Maitre, gestiva l organizzazione della sala, aveva lei tutte le responsabilità.

< stasera non vengo resto dalle gemelline a dormire, avverti il capo e digli che parto lunedi poi domani vengo al ristorante a parlare con lui…mi dispiace ma è stato tutto deciso, la mia parola non conta>

Imma scrisse quel messaggio con le lacrime agli occhi, si collego a face book e scrisse come frase personale

“18 anni ti reputano un’adulta, ma non troppo adulta per fare delle scelte e quindi scelgono al posto mio”

Nemmeno il tempo di pubblicare due minuti dopo mi ritrovo con gia due commenti…sono sempre loro non potevano mai mancare…Kekka e Francesca

Kekka, una ragazza di 20 anni che studia all università conosciuta anche lei sul forum si volevano molto bene anche se non si vedevano spesso ma parlavano molto tra sms e chat erano sempre in contatto…

“teso che è successo…dammi tue notizie perché non mi rispondi”

Non sapevo come comunicare a Kekka del mio trasferimento, lei era molto simile a me in alcune cose e se a me stava venendo un infarto quando sono venuta a conoscenza di questo fatto non oso immaginare lei che reazione potrebbe avere…ma meno male che ci sono loro vicine Sara, Ross,Giulia e Mery….

Era un quintetto inseparabile…dove va una vanno tutte…peccato che non si possono trasferire con me…

Francesca, ha 14 anni era piu piccola di Imma, ma l età non era proprio un problema anzi andavano molto d accordo…
Imma la trattava come sua sorella piu piccola, le voleva molto bene

“tessi non mi dire che è quello che penso…non puo essere”

Francesca già sapeva qualcosa, e leggendo le mie parole aveva tratto le sue conclusioni.

Inizia una nuova vita…cambiamenti in arrivo…

CAPITOLO 2

Imma trascorse una bella serata all insegna del divertimento con le sue amiche…la casa di Lisa e Titti era molto da ospitare una tribu di noi…
Titti, Lisa, Angela, Sara,Francesca, Kekka, Giulia, Ross e Mery erano tutte li per salutare la loro compagna pronta ad affrontare una nuova avventura “da sola”

Imma era anche una ragazza attaccata alla sua squadra del cuore il Napoli…ogni domenica che il Napoli aveva una partita in casa, Imma era li…di solito andava con le sue amiche ma avvolte è capitato anche che andava da sola, a lei non importava con chi andava la domenica era tutta per il suo Napoli, poi sullo stadio si fa amicizia facilmente…
Infatti sullo stadio Imma aveva conosciuto Paola…l incontro tra le due è stato un po buffo anche perché loro non si conoscevano di persona, ma gia si conoscevano dato che frequentavano lo stesso forum…

Imma era a casa a preparare le sue cose doveva mettere tutte le sue cose negli scatoloni…
Ogni oggetto, ogni cosa che posava era un ricordo…tra cui la sua foto con il suo idolo Manuele Blasi…

-oddio per fare questa foto tremavo tutta e non mi uscivano nemmeno le parole..-

Imma iniziò a parlare da sola e ricordare quel momento indimenticabile…quel momento è stato come fare un salto nel passato…

-peccato che Marino l abbia dato in prestito al Palermo mi manchera non vederlo piu con quella maglia…-

Imma riprese in mano quella foto la piegò e la mise nel suo portafoglio come una specie di santino, ci teneva molto a quella foto, specialmente adesso che se ne era andato…

La mamma aveva quasi di togliere tutte le cose dalla stanza da letto…io avevo quas finito di togliere le mie cose da mezzo…quante foto, quanti ricordi tutti rinchiusi nei scatoloni…

Il giorno della partenza si avvicina, ma Imma non voleva assolutamente abbandonare Napoli

Accese lo stereo e a farle compagnia in quel momento era Biagio…il mitico Biagio

“da qui cominciano i ricordi
e tu vai via senza saperlo
ti viene fuori un ciao
che sembra quasi dire
so gia'che staro' male”

-già Biagio starò molto male…-

Biagio continuava a cantare…

“siedo tra l'erba e i fiori
lascio i miei occhi al tempo
cosi' ritornano le tue parole
ti aiutero' ad amare
me lo dicevi piano
fino a quel ciao che ha fatto
il mio destino”

-chissa cosa mi aspetterà nella mia nuova citta…affido la mia vita nelle mani destino…-


-mamma io sono pronta nella mia stanza non c’è niente piu tutto impacchettato…-
-ok allora vieni a darmi una mano qui in soggiorno…-

Trascorsero tutta la giornata a impacchettare tutte le cose…la sera erano distrutte, il padre fece rientro dal lavoro con finalmente la città dove andranno.

-papa allora qualche citta del nord?-
-no per la tua gioia staremo sempre al sud-
-assafa-
-Imma lascia parlare tuo padre-
-ok mamma allora papa dove andiamo?-
-credo che sarai felice di sapere dove andremo…-
-davvero non credo proprio…-
-io credo di si…ecco questi sono 3 biglietti aerei per Palermo le nostre cose le vengono a prendere quelli della ditta dei traslochi-
-oddio papa Palermo??? Nn ci posso credere…-

Imma, stavolta era contenta di partire x un altro…anche perche il suo sogno sarebbe continuato…

“e i sogni non finiscono mai…sognare non fa mai male…”


i prox capitoli al piu presto :P ve ne posto un paio alla volta
 
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ilarya18
view post Posted on 7/7/2010, 15:38




Complimenti Tesoro!!!!
 
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leoncina di bahia
view post Posted on 7/7/2010, 15:51




CAPITOLO 3

6 settembre

Il giorno della partenza si avvicina…e Imma aveva organizzato una cena a casa con tutte le sue amiche per salutarle un ultima volta…
Imma non ci poteva credere ancora,sarebbe partita per Palermo, la cosa le interessava molto dato che aveva delle possibilità di inseguire ancora il suo sogno, ma dall’altro lato la cosa non le interessava per niente perché da domani la sua vita sarebbe cambiata, da domani non si sveglierà piu nella sua stanza e quando si affaccerà alla finestra non vedrà più il Vesuvio…
Dovrà abbandonare la sua casa, quelle mura che l hanno vista crescere, maturare, gioire e piangere…
Quelle mura che hanno visto interminabili pigiama party con Lisa e Titti
Quella casa, quella città erano tutto per lei e vedersi sradicare come un albero, la cosa la faceva soffrire tremendamente.

Le amiche erano arrivate, i genitori di Imma era usciti per lasciare la casa libera alle ragazze.
Imma aveva preparato la cena con molta cura, la chef del gruppo era lei…anche se le altre se la cavavano a cucinare, tutte preferivano la sua cucina.

-allora chef stasera cosa ci avete cucinato?-
-Lisa stasera vi faro leccare i baffi-
-addirittura- disse Kekka

La cena si svolse in un clima tranquillo e sereno, come sempre fecero molte fotografie…infondo non erano loro se non le facevano

-ci fai una foto con i bicchieri in mano?-
-certo tesoro vieni qua-

Imma e Paola erano pronte in posa, e Lisa subito li pronta x scattare…ogni posa era una foto, le foto variavano da quella con il bacino, a quella con la linguaccia, fuori al terrazzo oppure in cucina mentre si facevano i piatti, era stata una serata magnifica.

Imma prese dalla borsa il suo pacchetto di merit, estrasse una sigaretta e si diresse fuori al terrazzo per fumarla…
Dopo un po la raggiunse Paola, le appoggiò la sua mano sulla spalla

-sai domani sera mi affaccero dal balcone della mia stanzetta e non potro ammirare questo fantastico panorama-
-dai che Palermo è una bella città-
-ma io non voglio andare-
Imma spense la sigaretta nella portacenere del Napoli, si voltò verso Paola, aveva gli occhi lucidi, Paola non fece nemmeno in tempo ad abbracciarla che Imma iniziò a piangere interrottamente, per lei quello era un modo per sfogarsi, piangere quando si sta male era la migliore cosa…

-piangi piccola, dopo ti sentirai meglio…-
Imma si scosto dalla spalla di Paola la guardo dritta negli occhi e si mise a ridere
-che ridi, infondo quello me lo dici spesso tu adesso devo imparare visto che non c’è nessuno che me lo dira me lo dovro dire da sola…-
-non è vero puoi sempre chiamarmi e io ti consolero per telefono-
Paola guardo Imma come se le voleva dire che non sarebbe stata la stessa cosa…

-non mi guardare cosi lo so che non è la stessa cosa ma almeno proviamoci…non voglio perdervi sarebbe troppo per me…-
-tu non ci perderai…saremo sempre unite anche se lontane-

La serata non si poteva concludere per il meglio le ragazze avevano fatto un regalo a Imma, era un album con tutte le loro foto da quando si sono conosciute…
C’era proprio tutto…i raduni, le missioni all aeroporto, i pranzi al MC, e le improvvisate che le facevano quando la andavano a trovare da Regina Margherita…

-ragazze oddio ma voi siete delle pazze io vi voglio un mondo di bene-

Imma le stava abbracciando una per una per ringraziarla, quando arrivo a Sara…

-tieni questo è un altro regalo per te-
-che cos’è?-
-apri è vedi-

Imma non se lo fece dire due volte, scartò il regalo con cura perché non voleva rovinare la carta…era azzurra e le piaceva molto…piano piano riusci ad aprire il regalo…
Era una scatola con all interno la nuova maglia del Napoli quella argentata con il numero 8 e autografata da lui…il suo amore

-ragazze io…io…io…non ho parole veramente io non vi voglio bene io vi amo…-

Abbraccio Sara quasi da stritolarla, poi fu il turno delle altre. Imma si infilo quella maglia subito poi guardò le ragazze e disse

-ma come avete fatto?-
-siamo andate a castelvolturno x incontra Pocho, però abbiamo incontrato Lele, Titti e Ross si sono messe a parlare con lui, gli hanno raccontato di te…però nn sapevamo ancora che ti saresti trasferita,questo doveva essere il regalo per il tuo compleanno…- disse Sara
-azz per il mio compleanno ragazze mancano 6 mesi al mio compleanno-
-si ma Lele fra 6 mesi sta ancora a Palermo e noi volevamo regalartela…-aggiunse Francesca
-cmq vuoi finire di sentire?-
-si Sara scusami-
-cmq dopo che Titti e Ross hanno parlato di te, Lele gli ha detto di aspettare un attimo nel bar-
-nel frattempo ci siamo fatte le foto con gli altri…-aggiunse Giulia
-quando arrivo Lele l avevamo visto con una maglia, lui ci da questa maglia e dice di darla a te-
-che amore-
-ma noi non avevamo visto il biglietto che aveva scritto e messo all interno della maglia, c’è ne siamo accorte quando siamo tornate a casa- disse Ross
-quando abbiamo letto siamo rimaste senza parole…-aggiunse Lisa

Infatti quelle parole hanno colpito molto anche lei...

“2 anni indimenticabili…voi ci dite sempre grazie per l emozioni che vi trasmettiamo, ma noi non dimostriamo abbastanza la gratitudine per tutto il sostegno e l amore che date…
Ricordo ancora uno striscione e questo voglio dedicarlo a voi tifosi e a te che ci tiene particolarmente a me e ti ringrazio…sperando di conoscerti un giorno il tuo gladiatore azzurro Lele
TU CHIAMALE SE VUOI EMOZIONI”

È stato un bigliettino veramente emozionante che Imma lo mise con una graffetta vicino alla foto che aveva nel portafoglio cosi un giorno se a Palermo si sarebbero incontrati gli avrebbe mostrato quel biglietto.


Gioie, pianti, risate e gossip, un mix di quella fantastica amicizia che nemmeno la lontananza potrà mai separare perché infondo

“TU CHIAMALE SE VUOI EMOZIONI”




CAPITOLO 4

3 settembre

Primo giorno a Palermo e Napoli già mi manca, oggi ho la presentazione sono emozionato ma allo stesso tempo deluso perché non indosso i colori che amo…

-par na femmn cu stu rosa…- pensa tra se, ormai il napoletano per lui veniva dopo il romano

Ho scelto anche il numero 88 è un modo per sentirmi ancora legato a Napoli dove indossavo il numero 8.

Come si vede che non stiamo a Napoli, all’ aeroporto non c’è nessun tifoso anzi qui non sono ben voluto ieri girando un po sui forum per vedere cosa mi attende ho letto cose un po vere ma dette da tifosi fanno un po male, ormai ero abituato alla esaltazione e la santificazione che hanno i giocatori a Napoli…

Mi hanno dimostrato che ci tengono a me in 1000 modi, alcune tifose mi sono venute anche a salutare ma tra loro non ho visto una ragazza…una ragazza di cui mi avevano parlato un gruppetto di loro e che io stesso gli ho scritto una dedica.

Mi guardo intorno ma lei non c’è, vedo tnt persone che addirittura stanno piangendo per me perché io me ne sto andando…

Come mi mancheranno queste persone, il mio popolo, i miei fans.



7 settembre

Sono pronta anche contro la mia volontà, apro per l ultima volta questo balcone che mi porta sul terrazzino mi siedo e prendo il mio bel caffè caldo e dopo mi accendo una sigaretta…

Dopo un po esce anche Paola che è venuta a casa a mia per accompagnarmi fino all aeroporto piu tardi la raggiungeva Francesca Sara e Rossella, Titti e Lisa non potevano venire perche avevano un test all università

-che fai?-
-niente guardo per l ultima volta questo panorama da mozzarti il fiato-
-dai non essere cosi malinconica se vuoi te lo posso far vedere dalla web quando vuoi-

Faccio l ultimo tiro di sigaretta, la spengo mi alzo dalla sedia mi avvicino a Paola e l abbraccio

-sono pronta possiamo andare-
-ok io inizio a scendere-

Con le lacrime agli occhi saluto la mia casa, il mio panorama, le mie amiche ma soprattutto la mia Napoli.



Dopo 1 ora di aereo arrivo a Palermo, siamo solo io e mamma, papa era partito il giorno prima per finire di firmare alcune carte che riguardano il suo contratto.

Usciamo dall aeroporto di Palermo e papa è gia li con pronto con la macchina e il portabagaglio aperto…

Saluto con un bacio papa e salto in macchina accendo il cellulare e mando un messaggio alle mie amiche

<finalmente atterrata, sto andando a casa speriamo bene a piu tardi>

Papa mette in moto la macchina e partiamo…

Mezz ora e siamo arrivati, la nostra casa si trova in uno dei punti panoramici di Palermo, scendo dalla macchina e rimango senza parole vado da papa e l abbraccio forte forte

-grazie per aver preso la casa con questa veduta almeno sentiro di meno la mancanza di Napoli-
-l ho scelta apposta tesoro mio-

Infondo il mio papa era davvero eccezionale quando si impegnava…

Porto su la valigia nella mia stanza ma rimango un po delusa ero abituata ormai alla mia bellissima stanza, mi guardo in torno prendo un pezzo di carta e una penna dalla borsa e gia mi segno le modifiche da apportare alla camera…

Dopo un po mamma entra nella stanza e mi nota che sto alle prese con una stanzetta nuova, mi guarda e mi fa

-ma non ti piace?-
-è carina ma deve essere mia se ci devo vivere-
-e che cosa vuoi fare?-
-non lo so per ora penso a ridipingerla…-
-come sempre fai tutto tu?-
-sisi non c e bisogno di chiamare nessuno, anche perche credo che in una settimana c e la faccio tnt non ho amici-
-hai chiamato le tue amiche?-
-ci sentiamo dopo in chat le ho mandato un messaggio-
-fai presto che stasera usciamo papa ci porta fuori-
-ok disfo la valigia e vedo cosa mettere-

Un po la stanza mi piaceva aveva un bel terrazzino, un letto da una piazza e mezza posizionato al centro della stanza uno specchio grande e finalmente avevo il mio bagno personale, avevo un bagno nella stanza.


Apro la valigia e inizio a prendere quanti piu vestiti possibili e li appoggio sul letto, ho talmente tanti di quei vestiti che non so mai cosa mettere opto per jeans camicetta e decolté tendo ad andare sul classico dato che non so dove andremo a mangiare…

Mi vado a fare una doccia e metto un po di musica dal mio cellulare
Gigi d’Alessio inizia a cantare
“Vado dove batte il mio cuore
e la mia vita me la prendo così
chiudo gli occhi e guardo lontano
lascio al destino il futuro che avrò
basta vivo dove batte il mio cuore
e la mia vita me la prendo così
butto il senso della ragione
perchè nel mondo una ragione non c'è”

-gia vivo dove batte il mio cuore, allora mi sa che ho sbagliato posto-

non ho mai sopportato molto Gigi d Alessio ma le avevo sul cellulare perche Francesca amava Gigi e avvolte facevano le sceme cantando le sue canzoni

mezz ora e sono pronta, vestita pettinata e truccata pronta per la mia prima sera da Palermitana acquisita

“Napoli bella, Napoli cara la mia vita da li è sempre più lontana”


CAPITOLO 5

Ormai è passata una settima da quando sono a Palermo e le mie amiche anche se ci sentiamo tutte le sere mi mancano da morire…
Mi mancano gli abbracci con Kekka
Mi mancano le canzoni con Francesca
Mi mancano gli inciuci con Lisa e Paola
Mi mancano loro punto e basta. Ho deciso a fine mese le vado a trovare. Nel fra tempo sono d avanti al pc ke leggo le notizie della mia squadra anche da lontano la seguo sempre, poi mi do un occhiata in giro e mi accorgo che ho quasi finito di abbellire la mia stanza…
Questa volta è venuta bella e particolare
Ho dipinto la stanza di 4 colori bianco azzurro come il mio Napoli, e rosa nero come la squadra del mio amore il Palermo.

Gia il mio amore, non sa nemmeno che sono qui, xo adesso sa chi sono grazie alle mie amiche la sua dedica è sempre li nel mio portafoglio.

Mi alzo dalla sedia vado in cucina prendo un goccio di caffè e esco fuori al terrazzo e fumo una sigaretta, da quando sono a Palermo sto fumando di meno

-sara che mi sto togliendo il vizio?- penso ad alta voce

Prendo il cellulare e vado in rubrica, seleziono la lettera P e vado sul nome di Paola premo la cornetta verde e avvio la chiamata

-amooooooooooooooooooooooooooooo-
-we amo come va? Ke fai?-
-niente stavo fuori al terrazzo fumando e mi sono detta adesso chiamo Paoletta mia-
-mi fa piacere che mi pensi che mi dici com’è Palermo?l hai incontrato?-
-Palermo è bella mi devo ricredere, poi grazie a papa che ha preso casa in una zona panoramica cosi vedo il mare è ancora meglio-
-si vabbe ma lui?-
-non l ho visto, sono indecisa o no se andare a vedere l allenamento non so ancora come funziona-
-ma se tu non provi come capisci come funziona?-
-si ma io il mio incontro con lui me lo immaginavo diverso-
-Imma le favole non esistono-
-ma il destino si-
-si ma tu dai una mano al tuo destino esci e vai da lui-
-ok mi hai deciso aiutiamo questo signor destino e sperando che Dio me la mandi buona-
-ecco la pazza che conosco pensavo che Palermo ti avesse ammorbidita troppo-
-nono vabbe adesso vado a prepararmi ci sentiamo piu tardi-
-ok a dopo baci teso-
-baci baci-


Imma resta altri 2 minuti seduta sul dondolo di casa sua pensando a quello che tra un po dovrà fare, poi si alza e si va a fare una bella doccia…esce e opta per un pantalone bianco e top azzurro infondo deve far capire a questi palermitani che napoletana…
Un velo leggero di trucco una sistemata ai suoi capelli ricci, uno spruzzo di leggero di Bulgari prende i suoi occhiali Armani la borsa bianca guess ed è pronta, afferra le chiavi della macchina e scende.
Si ritrova in mezzo alle scale immobile, come se avesse dimenticato qualcosa

-ma certo che stupida non sto a Napoli che so dove si allenano se non mi informo come faccio ma che stupida sto perdendo la testa-

Nel fra tempo passa una signora fuori casa sua e la guarda sbigottita, Imma imbarazzata abbassa la testa si volta verso il suo cancello ed entrando di nuovo a casa continua a parlare da sola

-e a primma figur e merda a Palermo è stata fatta-

Sale in fretta le scale che la portano nella sua stanzetta meno male che nn ha il vizio di spegnere il pc, si collega a google map per trovare il centro sportivo dove si allenano.

Un sito mi dice che oggi hanno la seduta mattutina quindi se mi muovo lo acchiappo pure…
Il nome della struttura mi fa un po ridere ma rimango tutto come sta e scendo di corsa, salgo di corsa in macchina e accendo il mio Tom tom personale che l ho chiamato Lele digito la strada e mi avvio accendo lo stereo ma qui radio KKnapoli non c’è quindi mi accontento di RDS che stanno trasmettendo il brano piu gettonato di questa estate…e io inizio a cantare insieme a PittBull mi sento felice come non capitava da quando ho lasciato Napoli


ero ad un passo dal mio sogno…i miei sogni si stavano avverando speriamo bene…

“la mia missione: AIUTARE IL SIGNOR DESTINO A TROVARE IL MIO PRINCIPE AZZURRO ANZI ROSANERO”




CAPITOLO 6

Eccomi arrivata fuori al campo "Tenente Onorati”, il centro dove si allenava il Palermo c’erano pochi tifosi rispetto a Napoli ma vedo alcune macchine uscire

-ecco lo sapevo sono arrivata in ritardo- dice Imma dando due pugni sullo sterzo

Rimette in moto la macchina e facendo retromarcia tampona la macchina che stava uscendo dietro di lei…

Era lui ma lei era talmente agitata per il danno che non se ne era nemmeno accorta, scende dalla macchina di corsa per scusarsi e per provvedere al danno, uscendo nota una smart nera il suo cuore va a mille non ci poteva credere

-ma tra tante macchine da tamponare proprio la sua adesso mi odierà- pensò tra se

-ao ma anvedi a do vai-
Quel suo accento romano la faceva letteralmente impazzire e con un leggero filo di voce gli disse

-scusami tanto non ti avevo visto uscire-
-eh me ne sono accorto-

Imma alzo lo sguardo per fissarlo e gli disse

-come ti trovi a Palermo, con i compagni di squadra?-

Lele la fissava, aveva uno sguardo come per dire ma questa oltre al tamponamento mi vuole anche scocciare? Ma poi il suo sguardo cambia diventa più dolce, sul suo viso nasce un piccolo sorriso

-lo sai sei la prima tifosa che me lo domanda da quando sono arrivato a Palermo-
-mi fa sempre piacere essere la prima Manuele-
-chiamami Lele, cmq grazie per l interessamento si mi sto trovando bene anche se…-

I suoi occhi diventano malinconici all’ improvviso e abbassa lo sguardo poi mi guarda di nuovo e continua la frase

-anche se…vabbe non credo che potresti capire-
-no Lele ti capisco perfettamente Napoli ti manca, manca anche a me-

A quelle parole Lele si illuminò aveva trovato una persona che la pensava come lui

-senti invece di stare qui a parlare che ne dici se ci andiamo a mangiare qualcosa-
-adesso mi conosci e gia mi porti a pranzo-
-vabbe mi sembrava carino…e poi non so perché ma hai un viso conosciuto mi sa che già ti ho visto da qualche parte…e poi sei la prima che conosco oltre ai miei compagni di squadra e vorrei approfondire questa conoscenza-
-vabbene accetto a patto che mi fai pagare-
-ma non lo dire proprio-
-no insisto io ti tampono almeno fammi offrire il pranzo-
-al massimo un caffè dopo-
-vabbene hai vinto- gli disse Imma facendogli una linguaccia
I due si guardarono e scoppiarono in una fragorosa risata…


Imma

Che bello sentire la sua voce, vederlo ridere di nuovo dopo questo momentaccio per lui, vederlo alla presentazione con quegli occhioni che sembrava un orsacchio per me era un tocco al cuore…vederlo adesso ad un passo da me ridere e parlare con me è un sogno, ma sembra anche che sono tornata indietro nel tempo, ci manca solo Regina Margherita alle nostre spalle e tante piccole fans urlanti in cerca di una foto o un autografo, qui almeno sono riuscita a scambiare due chiacchiere è molto tranquillo, è tutto per me, non è molto richiesto dalla palermitane…

Chissà se si ricorda di me?



“Forse alcuni legami nascono prima che c’è ne accorgiamo. Forse ci si attrae senza saperlo davvero. Cosi quello che sembra nato per caso diventa la cosa più importante, la ragione di un lungo percorso.”




CAPITOLO 7

Ci ritroviamo seduti ad un tavolo, l’ imbarazzo è tanto e nessuno dei due sa come rompere il ghiaccio, ma finalmente arriva il cameriere ed ordiniamo.

Dopodiché Imma prende la parola

-allora come hai preso il trasferimento?-
-come un tradimento dalla società-

Non ci pensò su due volte nel darla una risposta

-dimmi un po tu sei di Palermo?-
-no sono di Napoli-
-strano non hai un accento marcato-
-grazie-
-e come mai sei a Palermo?-

Mi verrebbe di urlargli –sono qui per te stupido- ma mi trattengo e gli rispondo solamente

-perché la ditta per cui lavora mio padre l hanno trasferito-
-capisco quindi non sei palermitana e non tifi Palermo-

nei suoi occhi si notava un leggero dispiacere ma allo stesso tanta gioia di avere con se ancora una parte di Napoli

-ma per carità, io sono Napoletana e tifo Napoli ovunque sia-
-che bello averti incontrato- disse lele appoggiando la sua mano su quella di Imma

Imma abbassa la testa si sente in leggero imbarazzo e sentiva il suo volto mentre si faceva di mille colori

-chissa se se ne accorto,speriamo di no sai che figuraccia- penso Imma

Lele
È stato bello questo incontro, inaspettato,divertente. Il destino proprio non vuole farmi dimenticare Napoli, infondo come posso dimenticarla ho vissuto due anni spettacolari ma me ne sono andato con un unico rimorso, non aver mai potuto conoscere quella ragazza.
Sperando che il destino mi aiuti anche in questo


Trascorsero un pomeriggio bellissimo, si divertirono tanto

-prima di tornare a casa ci andiamo a prendere un gelato?-
-certo ma non so dove-
-vabbe camminiamo e cerchiamo una gelateria-

Come è bella quando ride, si formano delle leggere fossette nei lati…è una ragazza semplice, speciale, il motivo per cui la definisco speciale non lo so ma ha un qualcosa che mi attira…
-ok Lele stiamo calmi l hai appena conosciuta-

-ecco l ho trovata visto volere è potere-

La sua dolce voce lo riporta alla realtà
-brava allora andiamo-
-offro io-
-ma tu non dovevi offrire il caffe-
-si ma poi ci ho ripensato e invece del caffe ho optato per il gelato xcio tocca a me-
-vabbene non voglio discutere con te anche perche ho capito è molto duro discutere con te-

Imma lo guardo in faccia e scoppio a ridere
-vabbene che gusto lo vuoi il gelato?-
-no alla frutta-
-ok allora te lo faccio come il mio torno subito non muoverti-

Imma entra in gelateria e si ferma vicino al bancone dove ci sono tutti i gusti e inizia a pensare le giuste combinazioni…

-salve mi dica- mi fa la ragazza dietro al bancone
-allora mi fa uno cocco stracciatella bacio e un po di panna-
-ok ecco a lei-
-grazie poi me ne fa un altro cocco rocher e bacio sempre con panna-

Imma prima di prendere l'altro cono in mano prende i soldi dalla tasca e va a pagare alla cassa ritorna indietro afferra l'altro cono ed esce fuori

Esce ma non lo vede

-dov’è finito?-
Si gira a destra e niente, si gira a sinistra e niente, guarda fisso d avanti a lei e non si era accorta che camminando camminando erano arrivati nella zona portuale di Palermo e lui era li su quella panchina ad osservare il mare

-ti ho trovato pensavo che dovevo mangiarli tutti e due io-
-scusa ma non ho resistito al richiamo del mare-
-ci credo il mare è stupendo e poi ti trasmette emozioni uniche-
-gia- disse lui abbassando la testa poi subito dopo…-allora questo gelato lo vogliamo far sciogliere che gusti hai scelto per me?-
-cocco stracciatella bacio-
-buono e tu?-
-uguale al tuo solo che invece di mettere stracciatella ho messo rocher-
-azz voglio assaggiare-
-accomodati- e avvicino il suo cono alla faccia di lui
-buono vorra dire che la prossima volta lo prendo come il tuo-
-questi sono i gusti che prendo sempre…due sono fissi e uno varia…-
-e chi si immaginava che un giorno avrei condiviso il gelato con un giocatore del Napoli-
-ti correggo sono del Palermo-
-si ma x me resti sempre il gladiatore azzurro-

Lele gli appoggio il braccio sulla spalla e la tiro a se, il sole stava tramontando lui la guardava mentre dava un ultimo morso al suo gelato, Imma non sapeva che fare si alzo di scatto

-vabbe sarà meglio che andiamo è un po tardi-
Nel fra tempo che lui si decideva di alzarsi, Imma prese dalla borsa il suo onnipresente pacchetto di merit e inizio a fumare l ultima prima di tornare a casa…

-lo sai che fa male fumare da soli perché non mi offri una sigaretta dato che le mie le ho finite?-
-aaa non lo sapevo questo fatto comunque tieni…- gli diede la sigaretta e l accendino face dogli una faccia buffa…

I due si avviarono alle macchine, dieci minuti ed erano arrivati

-e pure all andata sembra di piu la strada-
-infatti- disse lele

Ecco che l imbarazzo tornava a fare da padrone tra i due fino a quando lui non cerco un contatto con lei si avvicino piano piano a lei per cercarla di baciarla ma lei istintivamente gli porse la mano

-è stato un vero piacere Lele averti conosciuto-

Lele la guardò strana

-ma ho sbagliato qualcosa?ho fatto qualcosa che non va?-
-non assumerti colpe che non hai-
-e allora perche…-
Imma non gli diede nemmeno il tempo di completare la frase che

-Lele devo andare ci vediamo in giro-
-ma almeno dammi il tuo numero-
-ok 333….-
-ci sentiamo bella napoletana-
-ok ci sentiamo gladiatore-

Imma si stava avvicinando alla sua macchina quando lui la ferma per un braccio lei si volta

-ma dimmi una cosa, perché non hai voluto…beh si sai cosa voglio dire-
-perché non lo so nemmeno io, ma preferisco non correre-
-capisco-

Lele allento la presa, Imma si allontano Sali in macchina e si diresse verso casa

Lele
Non posso innamorarmi di lei ha 18 anni, io ho 11 anni in piu a lei…no devo troncare subito anche se sono stato veramente bene con lei…che confusione…


Imma era arrivata a casa parcheggia la macchina in garage e prima di salire manda un messaggio a Paola

“complimentati con me perché hai un’ amica STUPIDA…incontro il mio sogno, ci vado a pranzo, condivido un gelato, e nel momento che ho sempre aspettato lui che mi bacia io che faccio gli tendo la mano??? Nemmeno con un amico mi comporto cosi…sono una stupida baci baci a dopo”

Inviato il messaggio scende dalla macchina e si avvia sopra…
Entra e non c e ancora nessuno o meglio trova un biglietto sul mobiletto vicino alla porta dove appoggia le chiavi della macchina, il bigliettino l ha scritto la mamma

“tesoro mamma e papa sono usciti ci vediamo piu tardi baci mamma”

-che bello casa libera-

Imma si avvio verso la cucina a preparare una bella tazza di caffè

-stavolta ci voglio aggiungere anche la nocciola…-

Apri il mobile sopra la cucina e prese la polvere di nocciola e mise un cucchiaino nella tazza…il caffè stava salendo, l aroma di caffè aveva invaso la casa…

Si versò il caffè nella tazza e come sempre si andò a sistemare fuori al terrazzo sul dondolo con l immancabile amica sigaretta…

Quando il cellulare con un 2 bip l avvisano che c e un nuovo messaggio…
Apre quella bustina bianca che c e sul display e legge

“sono stato veramente bene con te oggi, spero che ci saranno altre occasione del genere anche per me è stato un piacere conoscerti un bacio il tuo gladiatore”

Sul volto di Imma nasce un sorriso

-avvolte sembro proprio una scema quando guardo il displey e rido da sola-

Vorrebbe rispondere ma non sa cosa dirgli cosi decide di non ricambiare il messaggio dopo 2 minuti altri 2 bip, un altro messaggio, stavolta era Paola…non si è sprecata molto nello scrivere…

“STUPIDA!!!”

“quanto meno te lo aspetti…il destino fa il suo ingresso”


CAPITOLO 8

Lele

Sono passati 2 giorni e non si è fatta sentire forse meglio cosi o forse no…
Mi p bastato trascorrere un giorno con lei per perdere la testa?
Che strano effetto che mi ha fatto questa ragazza e io sono sempre del parere che questa ragazza io la conosco…

Imma

Sono passati 2 giorni e non si è fatto sentire…come dargli torto non gli è mai capitato che una ragazza lo saluto tendendogli la mano…ecco mi avrà definita una bambina…


19 settembre

Ecco per la prima volta a vedere il mio Napoli da sola, in una casa nuova…vorrei chiamarlo anche perché lui gioca domani…ma non ho il coraggio. Prendo il cellulare e inizio a fissarlo, lo giro e rigiro fra le mani finchè non mi arriva uno squillo e dalla paura faccio cadere il cellulare a terra…

-meno male che è resistente non si è fatto nnt-

Prendo il cellulare da terra e controllo chi era…sul display leggo il suo nome Lele…quello squillo è stato un altro segno del destino che mi spinge a fare la seconda mossa…

-ok gli mando un messaggio chiamarlo è troppo-
“gladiatore sono sola a casa che dici di vederci Napoli-Udinese insieme?”

Nemmeno il tempo di appoggiare il cellulare sul tavolino di fronte a me che un bip mi avvisa dell arrivo di un messaggio

“ciao bella napoletana ok ci sto dimmi dove e arrivo”

Mi si stampa un sorriso sulle labbra nel leggere quel messaggio gli mando un messaggio con il mio indirizzo mi dice che 10 minuti e arriva perché è nei paraggi

-chissa chi ci abita qui-

Cmq mi metto all opera preparo qualcosa da sgranocchiare durante la partita e poi mi vado a preparare…

Vado in camera e indosso la prima cosa che capita uno short di jeans e un top rosa nero… un po di profumo e sono pronta

15 minuti dopo

Eccolo arrivare mi bussa con il clacson mi affaccio dal terrazzino e vedo quella smart nera ancora ammaccata avanti, gli apro e gli faccio parcheggiare la macchina accanto la mia…

Sale e bussa alla porta, gli vado ad aprire
-ciao-
-ciao-
Ci salutiamo con 2 baci sulla guancia…lo faccio accomodare in soggiorno

-ua che bella sta casa-
-grazie-
-aaa cmq complimenti anche a te sei uno schianto-
-grazie- l unica parola che gli esce in quel momento, il resto della lingua italiana l ha dimenticato non sa dove…

Ecco finalmente la partita inizia…
Imma legge la formazione molto interessata e quando vede che Fabiano è in campo

-assafa stu scem se decis a schiera Fabiano-

Lele la guarda e sorride

-che c’è?-
-ti piace Fabio?-
-è uno dei miei preferiti-
-aaa allora nn ti piace solo lui…-
-no…- un sorrisino e poi si volta di nuovo verso di lui-ma adesso vogliamo vedere la partita o fare commenti su chi mi piace?-
-scusa hai ragione è che ero curioso…-
-perdonato…-


La partita si conclude sullo 0-0 con un goal annullato dell Udinese

-che peccato se c erano due persone questa partita sarebbe stata diversa- disse pensando ad alta voce
-chi sono queste due persone?-

Imma non sapeva cosa dire, il suo viso era diventato tutto rosso…

-aho e allora?-
-beh dai nn l hai capito?-
-no-
-vabbe siete tu e Daniele- dice Imma in una sola volta per paura di non riuscire a dirlo piu
-aaaa allora capisco non è solo Fabiano ad interessarti…-
-ci sei arrivato-

Imma era in super imbarazza non sapeva che fare…

-ok adesso che lo sai ti prego non ridere, poi se te ne vuoi andare non ti preoccupare…-
-allora io rido perché mi fa piacere, non mi sono mai trovato a vedere una partita con una mia fan, poi non me ne vado a meno che non sia tu a volerlo…-

Mi verebbe da urlare…- ma rimani qua tutta la notte…per me è un piacere- ma la sola idea di questo pensiero malizioso mi fa sorride e lui se ne accorge

-che c e me ne devo andare?-
-nono figurati resta…-
-ma sei sola?-
-i miei tornano piu tardi-
-capisco-


Imma si alza dal divano va verso la sua borsa bianca della guess e afferra le sue merit ne prende una e poi esce fuori al terrazzo e nel andare fuori cade la borsa sul pavimento, Lele si alza per raggiungerla ma inciampa nella borsa, dalla borsa è caduto il suo portafoglio aperto e si accorge della foto che ha al suo interno, sono loro due fuori da regina…

-lo sapevo io che gia l avevo vista…-
Prende in mano il portafoglio e nota un piccolo biglietto che esce da dietro alla foto lo sfila e legge…

-ma questo è… è… è la dedica che scrissi io a quella ragazza…-

Lele era contentissimo, ecco perché subito mi ha colpito questa ragazza era lei…

“ALLORA IL DESTINO ESISTE”



CAPITOLO 9

“ALLORA IL DESTINO ESISTE”

Già il destino esiste, il destino aveva esaudito le sue preghiere, adesso non aveva nessun rimorso stava conoscendo quella ragazza che dopo il racconto delle sue amiche ha iniziato ad immaginare.
Lui si stava attaccando a quella ragazza anche se si conoscevano da poco, per lui era come conoscerla da sempre.

Lele era seduto ancora sul divano con quel foglietto bianco ormai stracciato, segno di chissà quante volta l aveva aperto e chiuso, aveva quel foglietto tra le mani e un sorriso da ebete sulla faccia…

Imma aveva finito di fumare la sua sigaretta ed entrò dentro

-pensavo che venivi fuori-
-no scusa stavo uscendo ma poi…-

non sapeva se continuare o meno, o meglio non sapeva lei come poteva reagire…
Imma notò la sua borsa accanto a lui…

-che ci fa la mia borsa vicino a te?-
-quando hai preso la sigaretta è caduta io stavo uscendo e ci sono inciampato dentro l ho presa e…-
-e cosa Lele ma perché non concludi le frasi?-
-senti devo dirti una cosa siediti qui vicino a me…-
-ok-
-prima di dirti tutto posso farti una domanda?-
-dimmi-
-dove sta la mia maglia autografata del Napoli?-
-cosa?non capisco spiegati meglio-

Imma faceva finta di non capire dove volesse arrivare Lele con quel discorso, anche se in cuor suo aveva già capito ma non sa ancora lui come l aveva presa

-ho scoperto tutto, perché non dirmelo subito, non sai per quanto tempo ho sperato di incontrarti-
-Lele ma sei fuso eppure abbiamo bevuto una sola birra-
-Imma ho scoperto tutto, quando ho preso la tua borsa è caduto il tuo portafoglio e si è aperto e quando l ho preso per richiuderlo ho visto la foto mia e tua e dietro c era questo-
-oddio che figuraccia…adesso penserai…-

Lele non le diede tempo di rispondere che continuo lui la frase
-adesso penserò che il destino esiste-
-Lele perché dici questo?-
-perché da quando ho incontrato le tue amiche e mi hanno raccontato tutto di te e della tua passione per il calcio ma soprattutto per me..-
-oh mio Dio chissà che ti hanno detto quelle pazze- disse Imma portandosi una mano vicino alla fronte
-niente di cui vergognarti, mi hanno detto cose che mi hanno fatto pensare altrimenti come credi abbia scritto questo- disse lui mostrandole il biglietto
-Lele io non sapevo come dirtelo perciò ho preferito non dirti nulla…-
-e tu non sai quanto tempo ho aspettato per incontrarti dopo quel giorno all holiday inn sei stata il centro dei miei pensieri e quando ho saputo che dovevo venire a Palermo l unico rimpianto è stato quello di non conoscerti bene, ho sperato fino alla fine di conoscerti, anche il giorno della mia partenza c erano tutte ma tu non c eri –
-io c’ero invece-
-perché non ti sei fatta vedere?-
-perché volevo dirti tante cose, ma quando ti ho visto con quell aria triste mi sembrano banali e inutili le mie parole…-
-e perché non ti ho visto?-
-perché ero nascosta-


Passarono il resto della serata a raccontarsi tutto…Lui la guardava con occhi pieni di gioia…era rimasto incantato dal suo sorriso…quando rideva i suoi occhi si illuminavano…era stupenda…
Era tutto quello che cercavo ma c era un piccolo difetto l età e a lui questa cosa non andava a genio…


Ore 23:00

Lele guardò l orologio e si accorse che era tardi…
-mi sa che devo proprio andare domani c’è la partita vuoi venire allo stadio?-
-se ti dico no ti offendi?-
-no capisco Napoli fino alla morte-
-bravo…xo ti seguirò in tv quando hai finito di giocare se vuoi passi qui-

Entrambi si alzarono dal divano, Imma accompagnò Lele vicino alla porta

-mi ha fatto piacere conoscerti meglio l’opinione che avevo di te è migliorata-
-grazie-disse lui portandosi una mano dietro la nuca- è stato bello parlare con te allora ci si vede-

Lele prese il suo volto tra le mani, cosi non poteva rifiutare di nuovo il suo bacio, si avvicnò lentamente alla sua bocca fino ad appoggiare le sue labbra carnose alle sue…
Un bacio, il più bel bacio, un bacio atteso, un bacio appassionato, un mix di musica che invadeva i loro corpi, erano complici di quel gioco con la lingua, complici della loro passione.

“ se non credi non speri, se non speri non ci provi, se non ci provi non cambierà mai niete”



CAPITOLO 10

Passarono un paio di giorni dopo il loro incontro e si sentivano solo telefonicamente perché lui era moto impegnato con gli allenamenti perché domani il Palermo giocava contro la Roma…

Imma si era appena svegliata ma aveva cosi tanto sonno che gli occhi non riuscivano ad aprirsi, rimase ancora un po sul letto e poi finalmente prese coraggio e apri gli occhi…
La prima cosa che vede appena apre gli occhi vede la sua maglia…quella del Napoli con il numero 8 stampato dietro, e accanto la foto delle sue amore…

Si alza dal letto e si avvia in bagno si guarda allo specchio…
-mammamia e che faccia che tengo stamattina…si m ver a mort cagn mestier-

Dopo essersi data una rinfrescata alla faccia per riprendersi esce dal bagno e si reca sul letto per mandare il messaggio del buongiorno alle sue amiche…
Toglie il blocca tasti al telefono e trovò una bustina bianca che gli indicava un messaggio non letto apri la bustina ed era lui…prima di leggere il contenuto gia apparve un leggero sorriso sulle sue labbra

“amore è un sogno da vivere in due e a me manca la metà”

Imma lesse e rilesse quel messaggio…non capiva o non voleva capire il contenuto di quel messaggio…voleva rispondere ma non sapeva cosa cosi scrisse un messaggio alle sue amiche

“buongiorno vite mie… che mi raccontate di bello?un bacio a tutte vivibi”

Selezionò i nomi delle sue amiche e invio un unico messaggio a tutte…dopo appoggio il cellulare sul mobiletto accanto al suo letto e andò in cucina a prepararsi la colazione…ormai era come se viveva da sola in quella casa, suo padre sempre impegnato a lavorare e sua madre aveva fatto amicizia con la nostra vicina e trascorreva sempre del tempo con lei…

Si recò in cucina, prese la sua tazza del Napoli e si versò un po di succo di frutta alla pesca, apri il mobiletto sopra la cucina e prese il pan carrè con la nutella e iniziò a mangiare…

Dopo aver fatto colazione, sistemò in cucina e poi si recò di nuovo nella sua stanza riprese il suo cellulare andò in rubrica e selezionò il suo nome e avvio la chiamata

-we bellaaaaaaa-
-ciao Lele-
-che è sta voce?-
-niente da poko mi sono svegliata…che fai?-
-da poko sono arrivato al centro oggi abbiamo la seduta mattutina ci vediamo dopo?-
-come no passi da me?-
-come vuoi?-
-ok allora a dopo-
-ok a dopo baci-
-baci-

Imma poggiò il cellulare sul letto, prese il pacchetto di sigaretta dalla scrivania, prese una sigaretta dal pacchetto, riprese il cellulare e si recò fuori al terrazzino di camera sua…

-fammi vedè che si dice a Napoli-

Vado in rubrica e seleziono il nome di Francesca e avvio la chiamata

-tesoooooooooooooooooooooooooooooooo-
-amoooooooooooooo-
-che si dice tutto bene?-
-si si un po esaurita per l università e…-
-che succede ti sento un po strana-
-ma niente è solo un periodo-
-teso passerà non ti preoccupare e anche se mi trovo a Palermo puoi sempre venire a casa-
-teso lo sai che questo pensiero lo stavo facendo ho proprio bisogno di cambiare aria-
-amo quando vuoi le porte di casa mia sono sempre aperte-
-grazie amo…we non mi dire niente vado a finire di studiare tra qualche settimana ho gli esami ti vengo a trovare dopo che ho fatto l esame…-
-ok amo ti aspetto-

Le due conclusero la telefonata ma Imma era un po preoccupata per l amica l aveva sentito un po triste e preoccupata…


La mattinata passò in fretta tra servizi e telefonate con le amiche subito si fecero le 14:00 e tra mezz’ora sarebbe arrivato Lele

Si recò in cucina e inizio a preparare qualcosa da mangiare, opto per le pennette con i pomodorini una cosa leggera e veloce…
Dopo aver preparato il sugo, si andò a preparare una doccia veloce e poi mise i primi vestiti che trovo nell armadio non aveva di prepararsi chisà che in fondo restavano a casa…opto per uno short di jeans e una magliettina a mezze maniche con tweety, lego i suoi capelli in una coda un velo di profumo ed era pronta

Lele come sempre era puntale citofono e Sali sopra….

-buongiorno…- disse lui poggiando la sua mano dietro la schiena di Imma per tirarla a se e le diede un bacio
-buongiorno anche a te-
-che buon odore che hai cucinato?-
-niente di che dato che domani devi giocare ho preparato una cosa veloce e leggera-
Non fini nemmeno di parlare che si ritrovo Lele in cucina vicino ai fornelli con un po di pane in mano per assaggiare il sugo
-buono complimenti-
-grazie- disse facendo un mezzo sorrisino- invece di mangiarti tutto il sugo renditi utile e metti la tavola…- disse Imma porgendogli la tovaglia…
-agli ordini signore- disse mettendosi la mano come si salutano i soldati per prenderla in giro
-ma vuoi fare il serio?-

[…]

-che dici ci vogliamo andare a riposare un po-
-inizia ad andare tu io finisco di sistemare in cucina…-

Sembravano proprio una coppia sposati…erano cosi affiatati e pure non erano nemmeno fidanzati…non sapevano ancora in che situazione stavano..l’ unica cosa che sapevano era che stavano troppo bene insieme…sembrava di stare in una favola…

Imma fini di pulire in cucina e si avvio nella sua stanza, lo vide li nel suo letto che dormiva beato aveva proprio una faccia d angelo e non riusci a trattenersi prese la sua digitale dalla scrivania e gli fece quasi un book fotografico…ogni posa era una foto…
Dopo poso la macchina fotografica e si mise nel letto accanto a lui sembra di vivere un sogno…
Prima di addormentarsi anche lei ripenso al suo messaggio di stamattina e forse aveva capito cosa voleva dire quel messaggio

“l amore è sogno da vivere in due e a me manca la metà”

-gia il mio cuore di pietra si è innamorato- gli sussurro piano all orecchio gli diede un bacio leggero sulle labbra per non svegliarlo e poi si addormento anche lei…


“perché in fondo lei in quel sogno ci ha creduto e ci crede ancora”

 
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leoncina di bahia
view post Posted on 7/7/2010, 16:28




x la gioia di Ilaria posto gli altri capitolo :D

CAPITOLO 11

Mettendo in ordine la sua stanza sulla sua scrivania trovò un cd…

“ IL MEGLIO CHE C’E’ “

-che è sto cd?-

Lo guardo meglio…lo giro e rigiro tra le mani lo apro e lo metto nel pc…

Parte la prima canzone...

“cosa ci fai in mezzo a tutta questa gente…sei tu che vuoi o in fin dei conti non ti frega niente…tanti ti cercano spiazzati da una luce senza futuro…”

-è Liga…devo ringraziare solo lei se mi sono appassionata a Liga…la mia cessa-

Il cd continua traccia numero 8

“una vita da mediano a recuperar palloni nato senza piedi buoni, lavorare sui polmoni…una vita da mediano con dei compiti precisi a coprire certe zone, a giocare generosi…”

Mando un po piu avanti la canzone…questa è la mia preferita…

“una vita da mediano…da uno che si brucia presto, perché quando hai dato troppo devi andare e fare posto”

-già andare e fare posto…proprio come lui…il mio amore…è venuto qui a Palermo…-

Liga continua a cantare senza sosta le canzoni sono tante…e ogni canzone ha un propri significato…anche se queste canzoni c’è l aveva solo x noi xke a chi dedicavamo queste canzoni non sapeva nemmeno della nostra esistenza…

Ma adesso le cose cambiano…inizio a penare il mio arrivederci da Napoli, l arrivo a Palermo, l’ incontro con lui…e Liga canta la canzone giusta…

“fino a che tutte le strade mi portano a te lascia che piove pure prendiamo il sole che c’è…tu che sei cio che sei che non cambierai mai promettimi che ci sarà aempre n posto che tieni caldo per me”

-le devo dire solo grazie a Francesca xke grazie a lei ho superato un po l addio di Lele a Napoli…grazie a lei che mi ha fatto conoscere meglio le canzoni di Liga…ma adesso so che posso fare x lei…-

Ascoltando le canzoni gli venne una folle idea per la testa…che primo poi avrebbe realizzato…


Il cd arriva all ultima traccia ma non è una canzone di liga…mi esce una frase

“non l avevo mai sentita ma mi piace”

Inizio ad ascoltarla…
“con te che io voglio riempire i miei giorni…te che io voglio far veri i miei sogni…questo viaggio ha porti sicuri chiari contorni…ci sarò per la fine del mondo…ci sarò per amarti di più…e cosi se chiami rispondo…il mio vero inizio sei tu”

-già questa è proprio mia la canzone…mia e di Lele…gliela devo far ascoltare…-

Finisco di ascoltare la canzone e mando un messaggio a Francesca…

“io faccio bene a chiamarti cessa…mi hai fatto un cd strepitoso veramente c ‘è il meglio non preoccuparti che presto arrivera una sorpresa anche x te”

Subito dopo la risposta

“stronza mia grazie come sempre…ma che è questa sorpresa?”

Rispondo subito per non farla attendere piu di tnt

“Aspetta e vedrai…abbi fede ma soprattutto abbi fiducia in me”

“ok voglio fidarmi aspetto tue notizie”

Mise il blocca tasti e appoggio il telefonino sulla scrivania e sul suo viso è rimasto un leggero sorriso…

“IL MIO VERO INIZIO SEI TU!!! “






CAPITOLO 12

-Imma mi raccomando non farmi stare in pensiero...allora noi staremo via solo 3 giorni-
-mamma non ti preoccupare sono abbastanza grande da badare a me stessa…-
-piccola ma sei sicura che non vuoi partire con noi?-
-papà si sono sicura, ma non vi preoccupate-

Papà doveva partire x Napoli per risolvere alcune cose inerenti al suo lavoro e come sempre mamma era pronta a partire con lui ovunque andasse, e poi per mamma era sempre un buon motivo per partire e tornare a Napoli, anche se lei non lo diceva mancava molto anche a lei…

A mamma non gli tornavano i conti inerenti al mio rifiuto di tornare a Napoli e cosi…

-Imma vieni un attimo in cucina?-
-si mamma arrivo…- Imma salutò il papà e andò dalla mamma…-mamma dimmi!!!-
-Enza io mi avvio giù-
-ok arrivo subito- disse mamma rivolgendosi a papà e poi ritornò a guardare me con aria sospetta-allora io ti ho creato e io so anche quando menti-
-ma mamma che dici?- Imma aveva paura di essere stata scoperta ancora doveva dire alla mamma che si stava frequentando con Lele
-che dico?dico che mi stai nascondendo qualcosa…prima non vuoi partire…poi sai che dobbiamo venire a Palermo e sei contenta…adesso hai l occasione di tornare a Napoli di stare un paio di giorno con le tue amiche e tu rifiuti???non è da te rifiutare le tue amiche…qui gatta ci cova con chi ti stai vedendo?-
-mamma curiosa…- disse Imma imitando la pubblicità delle caramelle…
La mamma la guardo con aria sospetta poi le disse…
-vabbe adesso te lo do buona ma mi raccomando non ti precipitare in questa storia se non ne se convinta non fare come la precendente…mi raccomando io adesso vado ti chiamo appena arriviamo a casa…-
-ok mamma e non ti preoccupare so quello che faccio- disse Imma salutando la mamma con due baci sulla guancia…

La mamma si avviò verso la porta e Imma si avvio verso il terrazzino per vedere i suoi genitori partire e salutarli ancora…

Non ci poteva credere casa libera per tre giorni…casa libera solo per lei e lui…casa che adesso poteva ospitare in piena il loro…il loro… Imma non sapeva che nome preciso dare a quello che stavano facendo…perche non stavano insieme ufficialmente…non era una storia di sesso anche perche non sono andati oltre ad un bacio…la possiamo chiamare conoscenza?frequentazione?
Su questo era molto confusa…ma non lo era su quello che stava vivendo…un sogno diventato realtà

Imma vide allontanarsi i suoi genitori, entrò dentro e si recò nella sua stanza prese il suo insostituibile nokia n73 selezionò menu, messaggi, crea nuovo
“casa libera x 3 giorni che dici ti va di farmi compagnia?”
Compose il suo numero, ormai lo sapevo a memoria e invio il messaggio dopo due minuti un bip l avviso dell arrivo del messaggio
“mi piacerebbe ma stasera non posso magari domani”

Imma guardò confusa il cellulare non capiva il perche di quella risposta, infondo credeva che tra loro le cose andavano bene….
“vabbe non importa quando vuoi sai dove venirmi a cercare”

Imma sperava in una risposta, che sapeva che non sarebbe arrivata mai…

-chi si crede di essere? Stasera si esce che c faccio chiusa in casa?-

Erano le 20:00 decise di andarsi a fare una doccia lampo e indosso un jeans bianco, e una camicia rosa a righe con una bella scollatura avanti, decolté rosa la sua immancabile borsa bianca guesse e si diresse nel garage a prendere la sua macchina che gli era arrivata una settimana fa…

Sali in macchina, dallo specchietto retrovisore si mise un po di lucidalabbra a cocco, il suo preferito, prese una sigaretta dalla borsa l accese, poi infilo la cintura di sicurezza accese lo sterio e parti per una meta qualsiasi…

Si era scocciata della radio e infilò il cd di Francesca cosi aveva la sua amica sempre al suo fianco anche se non stava a Napoli, cosi mentre guidava prese il cellulare dalla borsa e posizionò il cellulare sullo sterzo cosi poteva comporre il messaggio

“anche lontana mi sei sempre vicina…come mi manchi…mi mancate…ho fatto proprio male a non venire con i miei a Napoli…ho scelto lui a voi ed ho sbagliato scusatemi”

Seleziono il nome di Francesca e inivio il messaggio

Subito dopo arrivo la risposta

“tu sei una stronza….ma non fa niente e ti perdono…si vede che in quel momento per te era la cosa giusta ma noi ci vediamo presto giusto??? Mi manchi anche tu”

Imma subito rispose al messaggio ormai era diventata abile a scrivere i messaggi e portare la macchina…
“si ci vediamo presto…mi sa che era la cosa giusta ma che alla fine era sbagliata”

“e tu quando mai fai la cosa giusta…tu le cose giuste le scarti se non sono difficili non le consideri nemmeno”

“come si vede chi mi capisce”

“ =)”

-basta mi sono scocciata di guidare adesso mi fermo qui-

Parcheggio la macchina vicino ad un pub da come dice la scritta ed è anche molto frequentato si chiama Pub 88

-ma allora dillo che mi perseguiti- penso nella sua testa e gli spuntò un leggero sorriso

Si guarda intorno e si sente un in imbarazzo ad entrare da sola in pub sembro una tipa asociale…

Faccio un bel respiro e mi getto nella mischia palermitana cercando di non incontrare calciatori…

Entro e c’è molta gente, mi vado a sedere vicino al bancone prendere un tavolo solo per me sarebbe troppo esagerato e darei troppo nell occhio…

-ti posso portare qualcosa?- gli disse la cameriera
-si la mia vecchia comitiva- gli vorrei dire ma alla fine mi limito soltanto con –una corona grazie-

La cameriera dietro al bancone è molto gentile ma anche una bella ragazza

-tieni ti porto altro?-
-per il momento no sto bene cosi…-
-aspetti qualcuno?-
-no sono sola-
-scusami se mi impiccio come mai?-
-mi sono trasferita da un mesetto e non conosco ancora nessuno o meglio conosco una sola persona ma mi ha letteralmente appeso-
-aaa capisco vabbe io sono Claudia-
-piacere io sono Imma-
-cosi avrai 2 amici qui a Palermo-
-infatti-

Mentre le due stavano parlando un ragazzo alto, moro ancora bell abbronzato la chiama
-Claudia mi porti una birra?-
-certo tesoro arrivo subito-
Claudia prende la birra dal frigo poi mi guarda e dice
-scusami due minuti e sono dinuovo da te-
-no ma figurati non ti preoccupare tu stai lavorando-

Claudia non ci mise niente il tempo della birra e torno di nuovo a farmi compagnia…

-allora di dove sei?-
-Napoli-
-oddio che bella Napoli…l ho sempre vista in tv tramite i film ma non ci sono mai andata-
-Napoli è straordinaria…certo ha i suoi mille difetti ma ha altrettanto mille pregi…Napoli è Napoli-
-sei molto legata alla tua città?-
-si tantissimo- fece un altro sorso alla birra e poi –vabbe allora la prox volta che torno a casa ti porto con me…-
-mi farebbe veramente piacere-
-ok allora aggiudicato verrai con me la prox volta che vado a Napoli-

Imma conosceva da poko quella ragazza ma gli strasmetteva molta fiducia…speriamo bene

-senti io vado a fumare torno subito-
-vieni passa dietro al bancone portati anche la birra andiamo insieme nel retro-
-ok-

Mi fa entrare poi chiama l amico che sta prendendo le ordinazioni ai tavoli

-tonioooo mi prendo una pausa mettiti tu al posto mio- disse in siciliano

Ci ritroviamo nel retro del pub ha una bella veduta anche il retro…il retro dei locali a napoli si affaccia su un'altra strada o addirittura davanti ad un muro di un palazzo…
-si sta proprio bene qui-
-si Palermo in questi periodi è proprio tranquilla…-

Claudia mi guarda un po stranita mentre fa un tiro alla sua malboro rossa

-Imma non ti conosco bene ma questo sguardo sembra di lo sguardo di qualcuno preoccupato-
-Claudia davvero che faccio schifo me lo leggi addirittura in faccia?-
-vabbe no ma si nota…ma dimmi stai pensando a quell amico che ti ha appeso?-
-bingo-

Per conoscermi da un paio d’ore mi stava capendo come se mi conoscesse da una vita

-ti va di parlare?-

Infondo che c’è di male sfogarmi un po con lei, non la conosco non mi conosce e poi le migliori sono tutte a Napoli

-se non ti scocci di sentirmi-
-se mi scocciavo non te lo dicevo-
-giusto- fece abbozzando un leggero sorriso

Prima di farmi iniziare a parlare Claudia guardò l orologio e mi disse
-scusami la mia pausa è finita ti va di raccontarmi tutto tra mezz’ora quando finisco il turno?-
-ok ti aspetto qui, anzi entro ti pago la birra e poi ti aspetto qui-
-no figurati stasera offre la casa…-
-troppo buona...grazie-

Claudia si reco di nuovo all interno del locale, Imma rimase li seduta sul quel muretto con la sua amica sigaretta che la fa compagnia con il cellulare nella mano libera con già selezionato il suo nome indecisa se chiamare o meno.

Decide di non telefonarlo e nell attesa mette un po di musica sul suo cellulare…

Liga colpisce sempre

“e adesso che sei dovunque sei chissà se ti arriva il mio pensiero chissà se ne ridi o se ti fa piacere”



Che stupido mi sto innamorando sul serio e la tratto cosi…questa differenza di età mi sta uccidendo ma sono sicuro che con lei potrei essere una persona migliore…
Lei il mio inizio…lei il mio pensiero anche di notte…







CAPITOLO 13

Tutto procedeva nei migliori dei modi per Imma adesso che aveva conosciuto anche Claudia aveva una ragione in più adesso x restare a Palermo.

Erano passati due giorni da quando erano partiti i genitori ma la mamma le manda un messaggio

“piccola restiamo qui una settimana ci vediamo lunedi baci mamma e papà”

-perfetto- penso Imma, ormai era abituata a rimanere da sola, cosi mando un messaggio a Claudia dato che oggi non lavorava per farla raggiungere a casa

“klà fino alla fine della settimana casa libera stasera sei da me?”

Claudia non ci mise niente a rispondere

“ok da te per pranzo mi porto qualcosa cosi resto anche a dormire”

Imma era contenta della nuova amicizia nata con questa ragazza palermitana, era da pokissimo che si conoscevano ma sembrava che si conoscessero da molto erano molto in sintonia

Imma iniziò a riordinare casa, anche se non c’era molto da fare dato che era sola in casa e non sporcava più di tnt cosi decise di passare soltanto l’ aspirapolvere e poi se ne andò fuori al terrazzo aspettando l ora di pranzo che venisse Claudia

Aveva finito tutto decise di collegarsi al pc per vedere se c’erano i suoi amori in linea
C’era Sara in linea e decise di contattarla…

-a pààààààààààààààààààààààà-
-we pazza mia-
-come va?niente scuola oggi?-
-no è rotazione tu che mi dici ormai mi sei diventata palermitana-
-ma non lo dire proprio sempre napoletana…-
-ahahahah-
-che mi racconti-
-pazza ho tnt cose da raccontarti ma inizio a dirti solamente che ho conosciuto una ragazza molto simpatica ve la farò conoscere nn appena vengo a Napoli-
-appunto parliamo di cose serie quando vieni?-
-penso per fine mese non lo so-
-uffa tu devi venire e basta-
-ok farò il possibile…-

Imma si sentiva male perché stava un po mentendo alle sue amiche perche le uniche che erano a conoscenza di Lele erano Francesca e Paola…alle altre glielo voleva dire di persona

-a pà io vado a cucinare ci sentiamo salutami tutte vi voglio bene-
-Imma senti ti devo dire una cosa-
-dimmi-
-ho incontrato Adrian-

Adrian, il mio amore, la persona che ho lasciato per venire a vivere a Palermo, il primo ragazzo che mi capiva guardandomi solo negli occhi…il mio unico rimpianto…

-si dimmi-
-beh si è licenziato da Regina e ho saputo che è morto il padre-
-ma che stai dicendo amo?-
-è l ho saputo da Salvatore il proprietario di Regina-
- e quando l hai saputo-
-un paio di giorni fa-
-e perché non me l hai detto prima…-
-che ne so io in che rapporti siete rimasti-
-vabbe che c’entra cmq è il mio ex suocero-
-vabbe amo i funerali gia si sono fatti-
-e adesso che faccio?-
-non lo so lo devi sapere tu-
-vabbe dopodomani torno a Napoli adesso vedo se trovo un biglietto-


Nel fratempo che parlava con Sara, il suo cellulare si illumino e sul display c’era una busta bianca, era arrivato un messaggio

“ehi bella napoletana allora in questi giorni ci vediamo?scusami se non ti ho pensato ma avevamo la partita con la juve ed eravamo un po sotto stress baci fammi sapere”

-lele ma vafanculo- disse Imma mandando all aria il telefono

Era sul sito di Alitalia per vedere un volo x mercoledi, seleziono il tragitto e mi escono ancora posti liberi, ne prenoto due, uno per me e uno per Claudia non ho voglia di partire da sola credo che mi capirà quando arriva…

-pazza ho fatto i biglietti mercoledi sto a Napoli ci vediamo a casa mia allora?-
-si amo a casa tua mercoledi avviso io le altre-
-ok grazie adesso vado altrimenti non si mangia-
-ok pazza chef ci vediamo mercoledi-


Nel fra tempo che Imma iniziò a cucinare, la porta suona, si asciuga le mani bagnate e si reca verso la porta

-klà sei sempre puntale- disse mentre apri la porta, ma alla porta non c’era Klà ma c’era lui…il suo tormento
-che ci fai qui?-
-mi fai entrare?-
-entra-
-sono venuto io, tu non mi rispondi-
-se non ti rispondo c’è un motivo-
-vabbene ho sbagliato lo so ma lo sai la vita da calciatore cosi è-
-vabbe ogni scusa è buona-

Imma gli girò le spalle e si avviò in cucina, Lele posò il giubbino e poi si recò anche lui in cucina, si avvicinò a lei e le abbracciò da dietro, con la testa sulla sua spalla gli sussurrò
-mi sei mancata-

Lei si volto e i due si ritrovarono faccia a faccia, lui la strinse ancora piu forte a lui e con uno scatto veloce la tirò a se e la baciò, lei non oppose resistenza, si lasciò trascinare dal quel vortice di passione che non voleva finire mai…ma vennero interrotti dal suono del campanello

-aspettavi qualcuno?- disse Lele con un tono di gelosia
-si e dato che stai senza fare niente vai ad aprire la porta-
-uffa eccola che inizia a comandare-
-ma tu devi essere trattato cosi-

Il campanello suonò di nuovo, e Lele mentre si avviava alla porta urlava
-un minuto sto a venì-

Lele apri la porta e si ritrovo una bella ragazza alta, capelli lunghi neri e due occhi verdi

-tu devi essere Lele giusto?-
-si piacere tu sei?-
-piacere Francesca c’è Imma?-

Lele non riusci nemmeno a rispondere che Imma in cucina inziò ad urlare

-Lè ma è Claudia???-

Lele sentendo la rispose e nel fra tempo fece accomodare Francesca

-no teso è Francesca-

Imma usci dalla cucina con la tovaglia tra le mani perche stava mettendo la tavola e alla vista di Francesca fece cadere la tovaglia a terra e fece una corsa ad abbracciarla forte forte…

Le due si abbracciarono e a Imma dalla gioia di rivederla si mise anche a piangere

-cessa mia ma che ci fai qui?-
-stronza mi mancavi troppo e non c e la facevo ad aspettare ancora che tu venivi a Napoli-

Le due si guardarono negli occhi e si riabbracciarono di nuovo… nel fra tempo la porta suonò di nuovo
Imma e Francesca non si staccavano

-ho capito oggi faccio il portiere vado io- disse Lele che ormai si sentiva un intruso tra quelle due amiche

Lele apri la porta e si ritrovò un'altra ragazza difronte non le diede nemmeno il tempo di presentarsi che lui le disse

-piacere io sono Lele tu devi essere Claudia giusto?-

La ragazzo lo guardò un po stranito e poi gli porse la mano per presentarsi

-si piacere sono Claudia, Imma?-
-vieni entra è in cucina con un amica appena arrivata-

Lele e Claudia raggiunsero Imma e Francesca in cucina che nel fra tempo stavano parlando del Napoli e di Daniele alla Samp

-Klà vieni ti presento una mia amica-
-a me non la presenti?-
-Lè ma stai sempre in mezzo e poi gia vi siet conosciuti prima vicino alla porta-
-vabbe ho capito che devo fare?-
-metti la tavola please?- disse Imma facendogli gli occhi dolci

Lui si avvicino a lei prese la tovaglia e si avviò in soggiorno, ma prima di andare la prese le diede un bacio e sottovoce le disse

-non ti preoccupare che me la paghi!!!-

Imma gli fece una linguaccia e torno dalle sue amiche

-allora dicevamo??? Ah si Claudia lei è Francesca…Francesca lei è Claudia-
-piacere di conoscerti Imma mi ha parlato molto di te-
-grazie spero che ti ha detto belle cose- disse Francesca
-sisi non ti preoccupare…vabbe poi mi ha parlato un po di tutte voi…anche se non vi ho visto vi riconoscerei subito dai suoi racconti-
-addirittura- disse Francesca guardando Imma
-e che potevi dire tu???ma quando cambi espressione???-disse Imma facendogli una linguaccia e poi stringendola forte forte
-mado cessa mia come mi sei mancata-


-ao io c avrei un po de fame non so voi ma oggi si digiuna?-
-uuu amo hai ragione scusa provvedo subito-


Lele nel fra tempo si avvio nella stanza di Imma per perdere un po di tempo vicino al pc e noto sulla scrivania due biglietti andata e ritorno per Napoli per due persone

-perche deve andare a Napoli? E perche non mi ha detto niente???-

Lele inizio a farsi tnt domande e aspettava il momento giusto per parlare con lei…per avere dei chiarimenti…per capire come sarebbe andata a finire tra loro

“una giornata ricca di sorprese…arrivi e partenze improvvise…ma circondate da mille dubbi e pensieri”




CAPITOLO 14

Voleva capire cosa l aveva spinta a fare i biglietti e non dirgli nulla…durante tutto il pranzo sembrava assente…
Il pranzo procedeva bene…Imma si recò in cucina con i piatti sporchi

-ragazze io vado a fare il caffè-
-ok non nn ci muoviamo da qua- disse Claudia

Lele ne approfitto, si alzo dalla tavola anche lui e si avvio con lei in cucina con la tovaglia tra le mani

-amore ma non ti preoccupare facevo io dopo-
-ma figurati mi fa piacere aiutarti-
-grazie ma come siamo dolci e gentili-
Imma si avvicino a lui in modo sensuale e poso le sue labbra alla sue…ma Imma si accorse che qualcosa non andava Lele non era complice in quel bacio, sembra uno spettatore, era freddo e distaccato, non l aveva mai visto cosi…
Imma dopo quella strana sensazione si staccò da lui e lo guardò fisso nei suoi immensi occhi marroni

-lele ma c’è qualcosa che nn va?-
-perché?-
-cosi domandavo-
-aaaa no nn c’è niente-

Invece nella testa di Lele frullavano tante domande…avrebbe voluto chiedergli l impossibile ma voleva darle ancora fiducia, voleva che glielo diceva lei

Imma preparava il caffè, Lele si innervosiva sempre di piu perche vedeva che nn parlava, la vedeva pensierosa

-basta io nn c’è la faccio piu- esclamo Lele battendo le mani sul tavolo e alzandosi in piedi
-lele ma sei impazzito che è successo?-
-che è successo me lo dovresti dire tu?anzi mi dovresti dire ad esempio mercoledi perche te ene vai a Napoli e a me non mi hai avvisato…sono o non sono il tuo ragazzo porca eva-

Imma non aveva mai visto Lele cosi nervoso

-ti posso spiegare tutto- disse Imma facendo una faccia da cucciolo-pero prima dimmi una cosa tu da me che cosa vuoi?-
-in che senso nn capisco il nesso di quello che ti sto cercando io e quello che vuoi dirmi tu-
-Lele tu da me cosa vuoi? Vuoi una relazione seria? Vuoi una storiella cosi?vuoi solo un rapporto d amicizia? Lele che cazzo vuoi da me?-
-pensavo che nn dovevo dirti quello che volevo…credevo che tra di noi le cose vanno bene cosi come stanno-
-a me stanno bene ma io nn capisco cosa sono per te-
-tu sei la mia ragazza-

Imma dopo quella dichiarazione si sentiva un po in imbarazzo ma Lele subito frantumo quel attimo di gioia per lei, in attimo di pura gelosia

-si ma adesso mi vuoi dire perche te ne vai a Napoli di punto in bianco?-

Claudia entra in cucina e non volendo sente la domanda di Lele

-come te ne vai a Napoli e a me quando pensavi di dirmelo?-
-beh Claudia non te la prendere perché a quanto pare siamo in due che nn lo sapevano-
-no fai anche tre- aggiunse Francesca da dietro

Imma si trovo circondata dalle persone a cui voleva bene, ma che non aveva detto ancora nulla

-ragazze scusatemi ma mi lasciate un attimo da sola con Lele, Cla se nn te l avevo detto ancora è perche volevo farti una sorpresa dato che parti con me mercoledi e kekka credo che tu sappia xke scendo ho sentito Sara-

Francesca capisce al volo l amica
-non ti preoccupare io pure per questo ero venuta qui perché volevo dirtelo di persona ma nessuna lo sapeva percio Sara ha fatto prima di me…mi dispiace tnt-

Lele e Claudia non capivano niente ma presto avrebbero capito

Claudia e Francesca lasciarono solo Imma e Lele in cucina loro si avviarono fuori al terrazzino cosi on potevano sentirli

-allora mi spieghi cosa sta succedendo?-
-io te l avrei detto-
-si quando mercoledi mattina prima che salivi sull aereo che facevi mi chiamavi e mi dicevi “ a scemo vede che sto a partire per Napoli ce se vede mo che torno”-
-ma che cazzo mi lasci finire di parlare- disse Imma con un tono molto aggressivo
-scusa-
-grazie- imma fece un lungo respiro e inzio- è morto il padre del mio ex fidanzato e dato che per me lui è tutto ho fatto la prima cosa che mi ha detto la testa cioè fare un biglietto x Napoli per stare accanto a lui questo è tutto-
-lui è il tuo ex e per te è tutto e io chi sono?-
-lui prima di essere il mio fidanzato è stato per me un grande amico, mi è sempre stato accanto nei momenti di bisogno, ogni volta che avevo bisogno di lui c’era sempre-
-e come mai nn ci stai piu insieme?-

La conversazione tra i due iniziava a farsi sempre piu seria ma soprattutto piu calma, questa volta lui la voleva capire, ma soprattutto voleva capire lei cosa provava per lui

-è finita perche io mi sono dovuta trasferire qua, e xke a me le relazioni a distanza non mi piacciono-
-capisco, quindi lo ami ancora?-

Cazzo era una domanda che nn mi ero mai posta…cosa provo ancora io per Adrian…cosa provo per Lele…domande alle quali io non so darmi per il momento una risposta

-beh…oddio amarlo ancora nn penso…xo gli voglio sempre bene e il bene che provo per lui non credo possa svanire dal giorno alla notte-

Spero di averlo convinto con queste parole…speriamo perche io non mi sono convinta con quella che ho detto

-amarlo non pensi…Imma ma dimmi una cosa ma tu per me cosa provi?-

“momenti di verità…verità che puo far male…verità che ti fa capire veramente cio che vuoi…la verita puo salvare un rapporto ma nello stesso tempo lo puo anche distruggere”


CAPITOLO 15

Mercoledì

Metteva le sue ultime cose nella sua valigia…ormai quella valigia era sempre pronta li sopra al suo armadio, pronta per essere riempita e tornare nella sua amata città…questo prima di aver conosciuto lui…il suo sogno…il suo amore…

Imma era pronta per partire, con Claudia si vedeva all aeroporto, ma qualcosa in lei non andava
Ma meno male che c’era lei

-tesi che hai?-
-niente nn ti preoccupare pronta si ritorna a napoli- disse abbozzando un leggero sorriso ma ormai Francesca aveva imparato a conoscerla e sapeva che quello era un sorriso di circostanza
-nn ti ha chiamata vero?-
Imma si volta verso Francesca con gli occhi lucidi aveva voglia di piangere, di mandare tutto a fanculo ma fece un profondo respiro, ammazzo quella lacrima che era appena sbucata dal suo viso e…

-basta piangere, basta soffrire se mi vuole capire quando torno ne parliamo-
-imma non fare la solita esagerata perché in questo caso hai anche tu le tue colpe stavolta-
-grazie amo invece di difendermi e di stare dalla mia stai dalla sua parte e meno male che nn lo sopportavi-
-vabbe teso le cose cambiano, e devo essere sincera mai e dico mai mi sarei aspettata di provare una leggera simpatia nei suoi confronti-
Imma guardò in modo strano Francesca perche non capiva quel suo discorso
-what’s? sorry? Credo di nn aver capito bene-
-ecco capisci sempre una cosa per un'altra…io mica intendo simpatia in quel senso…avevo la mia opinione su di lui e lo sai ma poi conoscendolo mi sono ricreduta e mi piace come persona tutto qui-
-aaaaa io pensavo che…vabbe ma meglio cosi altrimenti lo sai cosa ti succedeva…- le disse facendole una linguaccia


Tutto era pronto…Imma lascio Francesca con Claudia, mentre lei andava a parcheggiare la macchina, prese la sua insostituibile borsa bianca guess e prese il suo cellulare, voleva chiamarlo mandargli un semplice messaggio ma qualcosa la bloccava…che cosa???
Quali erano i suoi veri sentimenti?perche sto andando a Napoli se la mia vita adesso è qui accanto a lui, è qui a Palermo, perché mi faccio del male da sola?
Domande che assalirono la sua mente in 2 secondi…
Finalmente si fece coraggio e inizio a scrivere il messaggio…non c e la faceva a chiamarlo

“non sono sicura di quel che provo per te, non so se è amore o solo infatuazione…l unica cosa di sicuro che so e che nn voglio perderti…andare a Napoli mi servira per fare chiarezza dentro di me…spero che questi tre giorni lontani mi aiutino a riflettere…perche grazie a te ho riscoperto che cosa vuol dire essere di nuovo felici…per ora cio che provo per te è soltanto un bene immenso…infinito…spero che lontano riusciro a capire se questo che provo puo essere vero amore o soltanto un fuoco di paglia…spero che mi capirai ma soprattutto spero che saprai aspettare non mi lasciare proprio adesso…un bacio mio gladiatore”

Rilesse il messaggio due volte prima di mandarlo, fece un forte respiro chiuse gli occhi e prese coraggio e il suo dito sfioro quel tasto…INVIO…la sua vita era tutto in quel messaggio.
Finalmente raggiunse le amiche

-we eccoti pensavo che ti eri persa-
-no Claudia figurati e che stavo mandando un messaggio e…- si blocco nn voleva assillarle piu di tnt e cambio discorso…- e allora sei pronta per scoprire Napoli in tre giorni?-
-si che bello sono emozionata-

In poko tempo le tre ragazze si ritrovarono a Capodichino e loro erano li

-a paaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa-
-pazza mia…-

Le ragazze erano tutte li…non mancava proprio nessuno…e come i vecchi tempi prima di tornare a casa si passa al Mc dell aeroporto a mangiare


per quanto potessi essere felice con le sue amiche, rivivere i suoi bei tempi a Napoli…il suo cuore e i suoi pensieri sono li…dove si trova lui
e nel fratempo nella sua testa risuonano le parole di una nuova canzone di Alessandra che aveva ascolto in questi giorni

“Come se se fosse inevitabile tu qui con me è come se potessi scivolare piano su di te l’amore è un diavolo inganna e poi fa piangere ma triste io con te non sarò mai”

Gia con te…insieme a te non sarò mai triste




CAPITOLO 16

Dopo il mc con le amiche torno a casa sua…deserta, con pochi mobili vuoti…nn sembrava la sua casa…corse nella sua stanzetta con le pareti bianche e azzurre vuote il letto senza coperte…l unica cosa di familiare in quella stanza era la sua foto appesa, la foto dove lui bacia la maglia quella foto, lasciata li, non a caso ma aveva un significato perche come lei sarebbe ritornata in quella casa, anche lui sarebbe ritornato a Napoli con ancora addosso quei colori…lei ci sperava e in cuor suo sapeva che anche lui ci sperava in suo ritorno nella sua amata Napoli.

-cla mi sa che stasera ci tocca dormire nella stanza dei miei-
-per me nn ci sono problemi-
-s anche perché è l unica che ha il letto fatto dato che i miei ci sono venuti un paio di giorni fa-

Le due posarono le valige in stanza, si andarono a lavare una alla volta perché quella sera ad attenderle era la Napoli by night…

Imma non ci mise niente nel prepararsi anche perché aveva portato con se il minimo indispensabile e quindi non aveva l imbarazzo della scelta, jeans camicia e tacco alto, abbigliamento sicuro, con quello era sicuro di non sbagliare, aspettava Claudia che finiva di prepararsi e si reco fuori al terrazzo di casa sua, guardava quel panorama e pensava a quanto gli era mancato, le luci, il golfo il vesuvio, la Napoli di notte riusciva a stregarti e non te ne accorgevi

In quel momento sembrava avere tutto…non gli mancava nulla, era ritornata nella sua vecchia casa, aveva ritrovato il suo vecchio panorama, lei sempre la stessa con la sua immancabile amica merit tra le dita ma in cuor suo sentiva che nn era proprio felice gli mancava qualcosa…o meglio gli mancava qualcuno…lui

Girava e rigirava il suo cellulare tra le mani, ma di lui nessuna traccia, nel frattempo che aspettava Claudia rilesse ancora quel messaggio mandato prima di partire,ma di lui nessuna traccia.

Lei era troppo orgogliosa per chiamarlo anche se ormai era consapevole dell errore che stava facendo.


Sono qui da solo a casa in una città a me sconosciuta, anche se ormai sono qui da un mese e mi sono ambientato davvero bene…ma infondo il casino di Napoli mi manca tanto.

Fuori al terrazzo con questo freddo arrivato all improvviso il mio pensiero vola verso lei…
Legge e rilegge il suo messaggio…e aspetta invano una sua telefonata…

-che stupido tanto lo so che non mi chiama-

Resta fuori al suo terrazzo, accende una malboro light e seleziona una canzone sul suo cellulare, le note della canzone iniziano a suonare e Liga è sempre pronto a fare da colonna sonora alla sua vita

E adesso che sei dovunque sei
Chissà se ti arriva il mio pensiero
Chissà se ne ridi o se ti fa piacere

-gia Liga chissa se mi pensa…chissa se in questo messaggio c’è un po di verita-

Lele parlava a Liga come se fosse un suo caro amico

-ma che cazzo sto a fa…sto a parla con il cellulare sto a perder proprio la testa-

Stacca la canzone ormai si era scocciato, va in rubrica seleziona le lettera I si sofferma per un po indeciso se chiamare o meno…poi cancella la lettera e ne scrive un’ altra la D, decise di chiamare il suo amico Daniele, anche lui lontano da Napoli

Il telefono inizia a squillare
-pronto-
-a Daniè-
-Lele come va?-
-bene che si dice a Genova?-
-si sta bene ma quando mi vieni a trovare?-
-quando giochiamo contro…-
-Lele che hai?-
-devo avere per forza qualcosa per chiamarti?-
-no pero chiamarmi alle 9 di sera nn è da te a quest’ora di solito sei a prepararti per uscire 2 ore dopo e andare alla conquista di qualche ragazza da una notte e via…-
-vabbe o uno nn puo stare a casa dopo una dura giornata di allenamento…-
-Lele non è da te…che c’è le palermitane non sono di tuo gusto?-
-no come sono anche bone…-
-ma?-
-ma credo di essermi innamorato-
-vabbe l hai sparata grossa stavolta…chi è la sfortunata capitata a tiro?-
-è una ragazza di Napoli, e per lo piu è una mia fan-
-azz Le quindi una prede semplice-
-se proprio cosi…-
-Le allora mi vuoi dire che hai trovato pane x i tuoi denti-
-è gia forse per cio mi sono innamorato-
-Lele devi essere sincero e sicuro cosa provi per lei-
-a Daniè adesso è ritornata a Napoli e mi manca da morire…l ho conosciuta 3 settimana fa…siamo stati insieme mattina e sera…sono stato davvero bene con lei e il meglio deve ancora arrivare…-
-cioe?-
-cioe che ancora ci devo andare a letto con lei-
-allora ti sei proprio innamorato…-
-è gia-


Imma e Claudia era gia in macchina con Francesca e Sara pronte per andare a mangiare la pizza dato che Claudia la vera pizza napoletana nn l aveva mai mangiata, quindi direzione regina margherita.

Parcheggiarono la macchina difronte al ristorante, e si avviarono verso l entrata, dove c’era come sempre Salvatore a prendere le ordinazione, il quale non si era accorta dell arrivo di Imma cosi decise di scherzare un po

-mi scusi vorremmo un tavolo per 4 persone-
-si come devo segnare?- alzò la testa per vedere la ragazza quando vide che era lei, le fece una festa…
-oddio Imma non ti avevo riconosciuto, l aria di Palermo ti ha fatto proprio bene-
-grazie Salvatore gentile come sempre-
-allora vi metto dentro solito tavolo?-
-è certo nn si cambia mai…mi raccomando trattami bene che questa volta ho una turista con me…- disse indicando Claudia…-te la porto direttamente da Palermo per farle assaggiare la vera pizza napoletana percio-
-ma nn ti preoccupare nn posso mai trattarti male…-

Nel frattempo che Francesca e Sara si avviarono al tavolo insieme a Claudia, io restai altri 10 minuti a parlare con Salvatore

-Salvatore dimmi la verità Adrian come sta?-
-come deve stare ha perso il padre-
-lo so io percio sto qua-
-si è licenziato il giorno dopo la morte-
-e tu nn hai fatto niente?-
-Imma io gli volevo dare quanto tempo voleva lui di festa lo sai io su queste cose sono sensibile…-
-appunto quando Sara me l ha detto ci sono rimasta…-
-io ho insistito ma non ne ha voluto sapere…ma non si vede nemmeno in giro sta sempre a casa e la mattina va al cimitero con la mamma…-
-capisco domani mattina vado al cimitero…-
-nn sei cambiata per niente sei sempre la stessa…-
-che vuoi dire…-
-che quando una persona entra a far parte della tua vita ovunque ti trovi sei disposta a tutto pur di starle vicine…-
-vabbe Sa che c’entra sono stati comunque i miei suoceri per 3 anni e lo sai specialmente il padre di Adrian mi ha sempre trattato peggio di una figlia…-
-lo so lo so…ma dimmi di te, l hai incontrato a Palermo?-
-ma chi?-
-non fare la gnorri con me…lo sai di chi sto parlando…di quella persona che puntualmente tutti i giorni veniva qua e tu nn volevi servire ai tavoli per non farti notare…-
-si- disse timidamente
-e allora?che credi mi accontento di una risposta monosillaba voglio piu dettagli-
-che ti devo dire credo di starci insieme-
-azz sei riusita a conquistarlo allora?-
-si pero ho combinato un casino per tornare a Napoli, ho litigato e mo nn ci sentiamo da domenica, e io per giunta sono confusa sui miei sentimenti…-
-come sei insicura, se eri proprio tu anche se stavi con Adrian che ogni volta che lo vedevi mi dicevi che per lui avresti fatto di tutto che lo amavi da morire…-
-è gia Sa le cose cambiano…-
-ma no i tuoi sentimenti per lui, non fare sciocchezze e pensaci bene-

Imma dopo quella chiacchierata con Salvatore si avvio anche lei vicino al tavolo dalle sue amiche…



Dopo la chiacchierata con Daniele sembrava avere le cose piu chiare e aveva deciso di aspettare il suo ritorno per chiarire tutto

Imma durante la cena nn spiccicava parole e non era da lei, la sua testa era altrove, era a Palermo accanto a lui

-ohi pianeta terra chiama Imma…-
-ragazze scusate non sono proprio di compagnia stasera…-

Fini di mangiare e poi si alzo dal tavolo

-ragazze scusatemi vi aspetto fuori vado a fumare-
-Imma aspetta vengo con te- disse Francesca alzandosi

Le due si avviarono fuori…Imma fece attendere un attimo Francesco vicina alla porta e ando di nuovo da Salvatore che stava vicino alla cassa e andò a pagare lei per tutte
Torno da Francesca e si avviarono fuori

-come sempre devi pagare tu-
-dai era da parecchio-
-vabbe devi sempre trovarti una scusa…-

Si sedettero sul muretto e iniziarono a fumare

-allora vedi che sei innamorata perché nn lo vuoi ammettere-
-perche nn lo so-
-ma se non fai altro che pensare a lui-
-gia- disse abbassando la testa e facendo un tiro di sigaretta

Poko dopo squillo il suo cellulare

-e se è lui che faccio?-
-rispondi-
-aaa e Paola-

Schiaccio il tasto verde e rispose

-amoooooooooo-
-teso dove sei ti raggiungo-
-sono di fronte da regina stesso posto di sempre-
-ok 2 minuti e sto da te-

Imma stacco la chiamata con Paola e torno a parlare con Francesca

-sta arrivando-
-bene-
-perché?-
-perché se da sola non riesco a farti capire che tu non stai bene con la testa se dici che sei ancora confusa, in due speriamo di riuscirci-
-che volete fare?-
-intanto starai un po sola con noi 2-
-e Claudia?-
-Claudia starà con Sara, Angela Lisa e Titty che stanno arrivando insieme a Paola-
-azz allora vi eravate messe gia d accordo nn lo-
-no dipendeva da te stasera come stavi-
-capisco…grazie-
-e di che-
-di esserci sempre-


“amicizie consolidate dalla distanza, amori in chiarimento”




CAPITOLO 17

Ero sull aereo tornando a Palermo, e nella mente avevo solo le parole di Adrian, anche in quel momento che dovevo consolare io a lui è stato lui a consolare me, ed è stato proprio stare con lui quella sera che mi ha fatto capire cosa provo realmente x Lele.

-se ci tieni corri da lui e dichiara il tuo amore x lui- queste le parole di Adrian dopo vari ragionamenti, e discorsi rivolti al nostro passato mi ha fatto chiarire le idee…

Anche se…

-bhe allora xke nn ritorni a lavorare?-
-no senza di te Regina nn è lo stesso-
-Adrian non essere stupido, tu hai bisogno di lavorare specialmente adesso che devi aiutare tua madre-
-si lo so ma ho trovato un altro lavoro-
-a allora è tutto un altro discorso…pensavi che ti eri rincoglionito e nn volevi piu lavorare-
-nono figurati lo sai che nn so stare senza lavorare- Adrian abbasso la testa e si avvicino di piu a lei- senti io devo dirti una cosa-
-dimmi-

Adrian non parlò a fatto e passò ai fatti, la sua bocca carnosa si ritrovò sulla sua che in quel momento, bloccata non riusciva a ricambiare il bacio, lui cercava in tutti i modi di farla sua, la stringeva sempre di piu a se, a un certo punto anche lei presa dalla passione inizio a baciarlo, e allora erano complici l uno dell altra, ma dopo un po lei si bloccò e davanti a se riusciva a vedere solamente la faccia di Lele schifata per quello che stava facendo…si stacco velocemente mollando un bel ceffone sulla faccia scura e liscia di Adrian

-oddio scusami Adrian non volevo- disse guardandosi la mano meravigliandosi di quello che aveva fatto
-no scusami tu è stata colpa mia non dovevo- disse accarezzandole la guancia
-Adrian io non voglio prenderti in giro e lo sai…ma stare qui con te ho capito cosa provo per Lele-


Mentre Imma pensava un po preoccupata su come la potesse prendere Lele, Claudia le fa abbandonare il suo mondo, e la riporta con i piedi a terra

-ami dobbiamo scendere siamo arrivate-
-sisi eccomi sono pronta- disse alzandosi dal sediolino comodo dell aereo e avviandosi verso l uscita
-ma ci viene a prendere Lele?-
-Cla non lo so proprio io nn l ho avvisato-

Claudia era contentissima della sua esperienza napoletana e voleva tornarci di nuovo

-ami mi fa piacere che ti sei divertita-
-lo dici solo…Napoli è spettacolare, unica, poi le tue amiche sono proprio come me le avevi descritte spettacolari anche loro-
-oddio ami tutti questi complimenti…riferirò- disse concludendo la frase con uno dei suoi sorrisi contagiosi e si avviarono verso l uscita dell aeroporto

Quando…

-e tu che ci fai qui?-
-vi sono venuto a prendere-
-ma io nn ti ho detto niente-
-ma io ti volevo venire a prendere ho sbagliato?-

Imma lo guardò negli occhi e lasciò la valigia a terra e si precipitò tra le sue braccia, mettendo le sue intorno al collo di lui…

-che carini- disse Claudia vedendoli-mi fate venire il diabete-

Si guardarono in faccia e scoppiarono tutti e tre in una fragorosa risate, poi lui prese le borse di entrambe e le mise nel portabagagli, dopo averlo chiuso Claudia entrò in macchina, Imma stava facendo lo stesso gesto ma lui la prende per la mano e la tira a se baciandola, ancora con le labbra attaccate alle sue
-mi sei mancata-
-anche tu-

Claudia cacciò la testa dal finestrino

-allora vi decidete a salire in macchina…il resto aspettate che arrivate a casa-
-si hai ragione stiamo a veni-
-ami sei la peggiore-



-teso allora ci sentiamo stasera-
-ok Cla a dopo-

Accompagnarono prima Claudia a casa e poi si diressero a casa di lui

-ma chi ti dice che voglio venire da te?-
-nn rompere oggi sei mia-
-che vuoi dire-
-che stasera dormi a casa mia e non si discute-
-ok ma tu dormi sul divano-
-ovunque basta che stai con me-

Imma abbasso la testa un po perché era imbarazzata, un po perche si sentiva un po in colpa per il bacio che c’è stato con Adrian

Lele da cavaliere prese la valigia dalla macchina e la porto sopra, la lascio vicino alla porta, poi andò verso di lei che era gia vicino al balcone osservando quel panorama, mise le sue braccia intorno ai suoi fianchi e appoggio la testa sulla sua spalla

-ti manca Napoli?-
-sempre-
-nn ti trovi qui a Palermo?-
-si da quando ho conosciuto Claudia risulta piu duro aver lasciato Napoli-
-capisco- disse con un tono di voce un po triste
Senza rompere quell abbraccio, Imma si volto e si ritrovo faccia a faccia con lui lo guardo dritto negli occhi
-Napoli è tutto per me, ma Napoli adesso è il mio passato, il mio presente e spero anche il mio futuro è qui a Palermo accanto a te…perche io…-

Lele non lasciò terminare la frase che subito la bacio ma lei si stacco da lui proseguendo la frase
-lele io ho capito una cosa stando lontano da te questi giorni-
-cosa?-
-che io senza te nn posso stare…io vivo dove batte il mio cuore-

Lele l accarezzo il viso e la bacio di nuovo, un bacio ricco di passione, un bacio voluto e desiderato
Lui speranzoso fino alla fine
Lei finalmente fece chiarezza sui suoi sentimenti


Imma alla fine decise di tenere all’oscuro Lele del bacio tra lei e Adrian…un bacio che per lei non ha avuto alcun valore se no quello di capire che la persona che ama è lui

“IO VIVO DOVE BATTE IL MIO CUORE”
 
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leoncina di bahia
view post Posted on 7/7/2010, 16:57




CAPITOLO 18

Imma prese il cellulare e scrisse un messaggio a Claudia

“ami stasera resto da Lele ci vediamo domani al locale, baci tvb”

La risposta da parte di Claudia non tardò ad arrivare

“è brav non sei nemmeno arrivata…scherzo mi raccomando domani si puntuale baci tvb”

Imma nel leggere quel messaggio gli apparve un sorriso, Lele comparve dopo un po avvolto solo dall asciugamano nella vita e con un altro si asciugava quei capelli rasati che si trovava, dopo un po quel asciugamano che aveva tra le mani lo getto in faccia in Imma

-Le ma sei impazzito?-
-si di te-
-dai fai la persona seria-
-sono serio- le disse mentre si avvicinava a lei

Si avvicinava sempre di piu, fino a trovarsi sopra a lei, iniziò a baciarla e con la sua mano andava alla scoperta di quel nuovo corpo, lei tremava per l emozione, non era la prima volta per lei, ma mai si sarebbe immaginata di trovarsi a letto con lui, con il suo sogno proibito…
Iniziarono a baciarsi, la mano di lui piano inizio a sbottonare i bottini della sua camicetta, arrivato al terzo bottone Imma lo blocca, non se la sentiva ancora

-scusami non posso-
-scusami tu forse ho corso troppo-
-nono anzi…è che…è che…- nn sapeva che dire cosi sparo la prima cazzata che gli venne in mente –è che mi devo andare a fare la doccia altrimenti si fa tardi e domani devo svegliarmi presto-

Lele si ricompose e si sedette sul letto mentre la osservava prepararsi per andare in bagno, aveva sul viso un’ espressione curiosa, forse stava riflettendo

-Le che hai?-
-niente pensavo-
-a cosa se posso saperlo?-
-a te- Imma abbasso la testa per la vergogna poi l alzo di nuovo e continuo a domandare- e a cosa in particolare?-
-che sei la prima ragazza da quando mi sono lasciato con Valentina che mi prende in tutti i sensi…mi sa che mi so innamorato di te-
-azz Signor Blasi andiamo piano con le parole perche una volta dette non te le puoi rimangiare-

Lele si alzo dal letto e si avvicino a lei, la prese tra le sue braccia e
-io sono un uomo che non si rimangia mai niente e se nn l hai capito te lo ripeto…io mi sono innamorato di te-
-io lo sono sempre stata…dai tempi della Juve pensa un po-
-che peccato che nn ci siamo conosciuti prima-
-meglio tardi che mai-
-giusto-


Imma prese le sue cose e si reco in bagno dopo una mezz ora era fuori con indosso il suo piagiama del napoli rosa

-guarda un po tifosa anche a letto-
-è certo Napoli sempre comunque e dovunque-
-ma mi verrai a vedere qualche volta a giocare?-
-si quando avrai la partita contro di noi-
-devo aspettare fino a gennaio?-
-sisi-

Imma prese un paio di coperte da un armadio il cuscino dal letto e glieli porse
-che devo fare con questo?-
-ti avevo detto che rimanevo a dormire qui solo se tu dormivi sul divano-
-ma credevo che stavi scherzando-
-nono- disse facendogli una linguaccia
-sei la peggiore non c’è niente da fare-
-meglio evitare per ora-
-non sai resistere al mio fascino dici la verita-
-ma per piacere vai vai-

Imma si mise nel letto cosi grande solo per lei, si sentiva un po in colpa essendo che la casa non era la sua, e poi in quel enorme lettone si sentiva da sola, Lele sbucò dal nulla rimanendo vicino alla porta della camera

-che dici posso venire?-

Imma fece finta di pensarci un po su, anche perché se non sarebbe venuto lui, sarebbe andata lei a chiamarlo

-si vieni mi sento sola in questo lettone solo io-

Lele non se lo fece dire la seconda volta e si catapulto sotto le lenzuola, lei appoggiò la sua testa sui suoi addominali belli scolpiti e lui prima le diede un bacio sulla fronte e poi iniziò ad accarezzarli i capelli



Si svegliò come si era addormentata, tra le sue braccia, butto un occhio alla sveglia che stava sul mobiletto accanto al letto, la sveglia segnava che erano le 10:00

-cazzo cazzo cazzo…è tardissimo- disse Imma mentre scese dal letto in fretta e furia e corse in bagno per darsi una rinfrescata
-amo che succede?-
-sono in ritardo tra mezz’ora ho appuntamento con Claudia-
-vabbe Claudia puo aspettare-
-lei si non dice nulla ma oggi ho un colloquio di lavoro per lavorare insieme a lei al bar-
-aaa in bocca al lupo allora-
-dormiglione ma tu nn hai gli allenamenti-
-seduta pomeridiana-
-vaffanculo-

Imma si preparò in fretta e furia, un bacio veloce e si avvio all uscita mentre chiamava un taxi dato che la macchina era a casa…

5 minuti e il taxi subito arriva, il tempo di dirgli l indirizzo di casa e in meno di un quarto d ora sto a casa, salgo sopra e prendo le chiavi della macchina saluto veloce mamma e papa e esco correndo, in tutto questo prendo il telefono dalla borsa e mando un messaggio a Claudia

“teso faccio 10 minuti di ritardo sto arrivando”

Metto in moto accendo lo stereo e nel fratempo mi accendo anche una bella sigaretta che piu quello che si fuma il vento dato che ho il finestrino aperto che quello che sto fumando, mezz’ora e sto da Claudia

-e meno male che avevi detto dieci minuti sono le 11:30-
-ami scusami ma mi sono svegliata tardi-
-è che hai combinato ieri sera-
-niente-

Claudia mi guarda con uno sguardo malizioso, uno sguardo che nn credo a quello che gli dico

-cmq il boss ha detto qualcosa del ritardo?-
-no per fortuna che c’era un’altra ragazza prima di te-
-capisco e sta tipa com’è brava?-
-si molto-
-grazie per l aiuto-
-o che vuoi ti ho detto la verita-
-vabbe speriamo bene-

Entro nel locale e osservo la ragazza che mi precede come si comporta, è una bella ragazza, non tanto alta, capelli castano chiaro e occhi verdi, a primo impatto mi risulta anche simpatica speriamo bene.
La ragazza finisce il suo colloquio e il boss mi fa segno di avvicinarmi, mi presento e inizio a preparare qualche cocktail e che grazie alla scuola che ho frequentato riesco a fare anche delle acrobazie in modo da impressionare il boss e dall espressione che ha sul volto sembra che ci sono riuscita, ma la cosa che non riesco a capire è xke quella ragazza sta ancora li.

Finito il colloquio, mi avvio anche io dove si trova questa ragazza, e da persona educata mi presento, poi anche perche è simpatica altrimenti non mi sarei presentata al diavolo l’educazione

-ciao piacere io sono Imma-
-ciao piacere io sono Maria-


CAPITOLO 19

Le due ragazze furono assunte entrambe e per festeggiare Imma preparò un bel cocktail

-ecco qua x noi 3-

Claudia prese per prima il bicchiere fece un sorso e poi iniziò a parlare
-ami come è forte pero è buono-
-qst cocktail è per noi 3, simbolo di un “alleanza” che duri a lungo-
-e come si chiama il drink?-chiese Maria
-MIC, come le iniziali dei nostri nomi…-
-ami sei unica…-
-grazie adesso dobbiamo vedere solo se il boss ci permette di venderlo-
-nn lo so per qst se ne occupa il figlio, lei gestisce solo il personale e le varie assunzioni poi se ne occupa tutto il figlio ma tra un po dovrebbe arrivare-
-aaaa e com’è il figlio?-
-nun c par Marì…Clà com’è ?-
-vedi un po ste due, Mary a te lo dico, Ami mi dispiace ma tu sei fidanzata-
-uffa ami nn è giusto- e le fece una linguaccia


Mentre le tre approfondivano sempre piu la loro conoscenza, specialmente di Maria dato che era la nuova arrivata, arrivo il figlio della proprietaria

-allora non si lavora?-
-Paolo devi fare sempre lo scemo-
-ciao Claudia…- salutò Claudia con 2 baci e poi si guardo intorno e noto noi 2- e loro sono le nuove assunte?-
-si Paolo loro sono Imma e Maria vengono entrambe da Napoli-
-a piacere di conoscervi io sono Paolo-

Paolo , un ragazzo alto muscoloso, capelli castani e occhi azzurri, ma soprattutto aveva uno splendido sorriso

-mi piacciono molto le napoletane- disse facendo un occhiolino a Maria
-azz Marì e fatt colp- disse Imma sottovoce per non farsi sentire

Le ragazze subito presero confidenza con Paolo e cosi Imma gli fece provare il suo MIC

-Paolo prova questo e dimmi com’è?-
-cos’è?-
-tu bevi e poi mi dirai-

Paolo fece una faccia un po’ buffa, prese il bicchiere annusò il contenuto e poi fece un sorso

-buono cos’è?-
-un drink che ho fatto io-
-brava mi piace che dici se lo mettiamo nel menu?-
-e io perché te lo avrei fatto assaggiare secondo te?-
-la solita napoletana con la battuta pronta-

Tutte iniziarono a ridere

-Paolo questo nn è niente…è una delle tante battute che sopporterai dato che lavoreremo insieme-
-è già mi sa che devo iniziarmi ad abiture-

Mente parlavano il cellulare di Imma inziò a squillare
-ragazzi scusatemi torno subito-

Imma si allontanò dal gruppetto che si era creato e usci fuori al locale per parlare a telefono

-amore dimmi-
-volevo sapere come era andato il colloquio-
-bene bene mi hanno presa inizio domani-
-è brav…adesso che fai?-
-stavamo festeggiando l assunzione tu che fai?-
-sto fuori ai cancelli del centro sto andando ad allenarmi-
-allora ci si vede stasera?-
-si a dopo-
-ok ciao-


-pronto?-
-novità in arrivo e credo ti facciano anche piacere-


“aria di novità stava inondando Palermo, ma chissà se queste novità porteranno gioia o sofferenza?”



CAPITOLO 20

-pronto?-
-novità in arrivo e credo ti facciano anche piacere-
-ma che stai a di?-
-Lè ci sta il 90% di probabilità che a gennaio ritorni a Napoli, Mazzarri ti rivuole-
-a Da se devi scherzà non mi sembra proprio opportuno…-
-Lè sto facendo sul serio volevi tornare a Napoli ti sto accontentando-
-vabbe nn ci metto il pensiero quando è gennaio vediamo-
-Lele ma non mi sembri molto contento?-
-Davide non è per me e che non so Imma che reazione puo avere si sta ambientando bene qui a Palermo-
-ma non credo che rimane li se tu ritorni a Napoli, vuoi vedere che questo non è quello che ha sempre voluto?-
-prima- un po di pausa poi ritorno a parlare-adesso non lo so, ha trovato anche un lavoro-
-senti Lele da procuratore io devo guardare i tuoi interessi, quindi se hai la possibilita di tornare a Napoli e giocare e non fare la panchina perche devi rimanere a Palermo solo per lei-
-si hai ragione-
-da amico ti dico che lei se veramente ti ama ti segue ovunque andrai e poi non ti dimenticare che un napoletano per troppo tempo lontano dalla sua Napoli muore-
-questo pure è vero ma non sempre è solo un napoletano ma anche un romano o toscano-
-ti riferisci a Daniele?-
-si-
-ma Daniele è felice li a Genova-
-si su questo hai ragione ma anche a lui manca Napoli-


Un mese dopo

Le due squadre procedevano bene il Palermo dopo la partita in casa con la juve aveva registrato 2 vittorie consecutive e poi subito la sconfitta con l Inter per poi partire per Genova, Lele ne approfitto per fare un saluto a suo migliore amico che ormai si sentivano solo telefonicamente perché al pc lui era proprio negato, peggio di Totti con l italiano.

Lele chiese al mister di poter rimanere li anche lunedi e sarebbe tornato martedi per la seduta pomeridiana, il mister aveva acconsentito

-teso che dici di partire con me x Genova?-
-Lele lo sai che avevo organizzato di andare a vedere il Napoli a Torino con Francesca-
-è al ritorno perché non scendete a Genova io parto Lunedi sera te ne torni con me-

Lele l uomo che non era mai abituato a chiedere nulla si ritrovava con lei un uomo cambiato, un uomo nuovo, un uomo innamorato e a lui piaceva molto questa situazione

-vabbe ma se mi guardi cosi come posso dirti di no-

Lele la prese tra le sue possenti braccia e la strinse forte a se, in quelle meravigliose braccia pronte sempre a proteggerti e a renderti sicura

Imma mandò un messaggio a Francesca

“cessa mia un cambio di programma ma ti racconto tutto quando ci vediamo a Torino…ho una megagalattica sorpresa x te”

Francesca non ci mise niente a risp

“lo sai che adoro le sorprese…ma un piccolo accenno no?”

“se ti do anche un minimo indizio rischio di rovinare la sorpresa”

“vabbe mi arrendo mi tocca aspettare allora…ormai faccio solo questo”


-hai finito?-
-si teso ho finito-
-che dici stasera dormi di nuovo qui?-
-Lele scusami ma stasera torno a casa mi devo preparare la valigia io domani parto-
-vabbe allora ti accompagno il tempo che mi infilo la maglia e andiamo-

Ormai l inverno si faceva sentire anche a Palermo, ma in casa Blasi regnava l’ estate pura…e lui sempre senza maglia pronto a far vedere quei suoi addominali a tutti il mondo

Non ci mise molto due minuti e me lo ritrovo di nuovo accanto

-annamo?-
-annamo- gli disse Imma facendogli il verso
-ma che scema-

Imma gli rispose soltanto facendogli una pernacchia, entrarono in macchina e Imma subito accese lo stereo

-dammi il tempo di mettere in moto sei sempre la stessa-
-ma lo sai che è la prima cosa che faccio-
-appunto e io ti dico sempre la stessa cosa-
-infatti- e gli stampò un bacio sulla guancia


Imma cercava una stazione radio decente si fermò su una stazione qualsiasi ascoltando le note di Tiziano Ferro inondare quella smart nera dagli interni rossi

“non bast più il tuo ricordo ora voglio il tuo ritorno”

Sul volto di Imma comparve un sorriso

-che c’è perché ridi?-
-perché questa canzone mi ricorda te-
-me?-
-si quando ti hanno dato al Palermo è stata per un po la canzone che ti ho dedicato-
-perché per un po-
-stupido adesso sono con te-
-e non ti farebbe piacere un ritorno a Napoli?-

Lele cercava di capire cosa voleva, infondo da quando aveva parlato con Davide ancora gli doveva dire niente era felice accanto a lei e avrebbe fatto di tutto per non lasciarla scappare

-beh mi farebbe piacere lo sai Napoli è Napoli pero mi sto ambientando bene qui e non mi dispiace rimanere-
-si ma io voglio sapere se a te farebbe piacere ritornare a Napoli?-
-Lele oddio ma che so tutte ste domande? Ma mi devi dire qualcosa?-
-diciamo di si ma se non te ne ho parlato prima è perché ne volevo essere sicuro-
-sicuro di che?-

Lele parcheggiò la macchina in un punto dove si avvistata il porto di Palermo dall alto, Tiziano Ferro continuava a cantare

-mi sa che stasera ho beccato la frequenza giusta, solo Tiziano- disse Imma per stemperare un po quel clima che si era creato in macchina

Lui indeciso sul suo futuro calcistico ma condizionato dal pensiero di lei
Lei confusa dal modo di fare di lui

-un mese fa parlai con Davide-
-è allora?-
-allora ci sta un 90% di ritornare a Napoli-
-ma questo lo sapevo perché a giugno ritorni a Napoli-
-è questo il bello che non torno a giugno ma a gennaio-

Imma restò per un po sorpresa da quelle parole che aveva appena udito, quel mese non tanto amato da lei stava diventando il suo mese preferito, le parole di lui rimbombavano a suon di festa nella testa di lei

-lo sapevo era meglio se non ti dicevo niente-
-xke?- disse Imma ritornando con i piedi a terra
-xke guarda come hai reagito-
-Lele se ti dico una cosa nn te la prendere-
-dimmi-
-sono strafelice di questa notizia che mi hai dato, non potevi darmi notizia migliore- e si precipitò tra le sue braccia per abbracciarlo
-aveva ragione Davide-
-eh vist non mi conosce nemmeno ma sembra che mi conosce bene-

Lele rimise in moto e con il sorriso stampato sul volto accompagno Imma a casa

Ormai si era fatto tardi il tempo dei saluti e via lontani 1 giorno, lontano l’ una dall’ altro


“tra lenzuola e un bel cuscino fai un dolce sonnellino una bella ronfatina e di colpo è gia mattina”



CAPITOLO 21

31 OTTOBRE

Torino

La notte di halloween, la notte delle streghe, dei mostri, un sabato sera speciale, perché si stavano per affrontare due squadre da sempre avversarie, una partita da molti significati…
In campo scendono 22 giocatori ma 2 di loro hanno una sfida personale, loro sono Cannavaro Senior e Cannavaro Junior, il primo un vero fenomeno, intoccabile, indiscutibile, in poke parole UNICO, il secondo disposto a retrocedere per la sua squadra, il Dandy napoletano, il vero capitano, colui che si prende i fischi dei tifosi quando la squadra va male, perché per lui quei fischi valgo doppio, uno come giocatore l'altro perche prima di essere un giocatore è anche lui un tifoso, ma soprattutto in campo c’è la voglia di fare meglio, la voglia di dare di piu, la voglia e la speranza per una volta di sentirsi dire
- bravo Paolo, si stat megl e Fabio-
lui che ha dovuto sopportare questo cognome pesantissimo, un cognome importante e molte volte paragonato alla brutta copia del fratello in campo calcistico.


Quella sera c’era anche un'altra sfida, in tono ancor piu amichevole della prima, due ragazze entrambe napoletane ma una tifava Napoli, l’ altra tifava Juve, e proprio questa sera si trovavano insieme a guardare la partita, ma non era neanche per loro una semplice partita, quella era una partita importantissima per loro perché si trovavano li sedute in tribune insieme ad altri juventini

-vedi un po cosa mi tocca fare stasera ma per amore della squadra questo ed altro-
-mammamia e io che devo sopportarti-
-hai detto bene che devi sopportarmi perche stasera vinciamo noi…me lo sento-
-si vabene adesso stai proprio esagerando… c’è Fabiuccio mio che ci pensa-
-si ok poi ne parliamo dopo la partita-
-ok-



Napoli

L agitazione si sentiva forte anche a Napoli, le ragazze si erano organizzate tutte a casa di Paola,
non mancava proprio nessuno erano tutte presenti

-Paola speriamo che Matteo non faccia nessuna sciocchezza-
-ma perché pensate subito male di Matteo mio…-
-quello da certe gomitate-
-eh ma nn lo fa apposta-

Lisa adorava punzecchiera Paola su questo fatto

Ognuna di loro dava una mano prima che incominciasse la partita, chi metteva la tavola, chi era andata a prendere pizza e coca cola, chi già era collegata con Raffaele Auriemma per vedere un po quali erano le formazioni… probabili pronostici e la sera ebbe inizio

Palermo
-chissà che staranno combinando quelle due pazze-
-Clà che possono combinare di sicuro staranno litigando su chi vincera stasera-
-si con Imma che sta urlando come una dannata a fare i cori-
-ma stanno in tribuna Lele non puo farlo-
-allora mi sa che non l hai ancora vista quando si vede le partite-
-no ci manca- risposero in coro Maria e Claudia

Si erano riuniti a casa di Lele, Maria Claudia e Paolo.
Lele e Maria tifavano Napoli, anche Claudia ma da poko dato che era stata battezzata da Imma come nuova tifosa del Napoli e Paolo l’ unico neutrale non seguiva molto il calcio a lui piaceva di piu la moto gp argomento messo quasi sempre in mezzo nelle discussioni tra Imma e Paolo, e Maria che invano cercava di inserirsi per fare bella figura su di lui, ma non serviva quella per farsi piacere da Paolo, anche perché Maria già aveva fatto colpo.


Torino

-manca poko non vedo l ora mammamia che freddo-
-gia manca pokissimo-


Imma e Francesca non c’è a facevano più contavano i minuti mancati sull’orologio fino a quando non iniziarono a vedere uscire i giocatori dagli spogliatoi

-forza ragazzi vinciamo- urlava Imma come una matta sotto gli occhi curiosi di tutti
-Imma ma vuoi calmarti che ci stanno guardando tutti-
-Kekka e che devo fare ci vuole incitamento-
-vabbuo ormai si partut-


La partita ebbe inizio entrambe le squadre hanno avuto ottime possibilità, il Napoli giocava al 101 % ma con un colpo di testa Trezeguet mette a segno il primo gol di quella gara. Il primo tempo si conclude cosi con la Juve avanti di un punto, la gioia di Francesca e la speranza di Imma di una possibile rimonta.

Inizia il secondo tempo su un errore madornale di Contini, il piccolo Jovinco mette a segno il suo gol, portando cosi la sua Juve al 2-0, la partita sembrava chiusa da alcuni punti di vista, ma la squadra, Mazzarri, il presidente, i tifosi e addirittura i telecronisti speravano ancora in una possibile rimonta, dopo il secondo gol subito Mazzarri decide di iniziare a fare le sostituzioni, entra Datolo al posto di Campagnaro e la partita sembra essersi trasformata, sembra che Jesu abbia fatto il miracolo, e infatti è proprio lui a sbloccare la partita con un cross spettacolare per Hamsik, che come una furia riapre la partita, gli azzurri ancora piu motivati, ancora 11 gladiatori assetati di vittoria, ma Datolo non finisce di stupire è pronto ancora lui a segnare il punto del pareggio,
la voglia di vincere è tanta, un Napoli strepitoso era atterrato a Torino, un Napoli che non si era visto prima d’ora, ma il Datolo, il Drangon ball, come l ha soprannominato Auriemma, un telecronista napoletano, ci mette ancora il suo zampino passando ancora un ottima palla per Hamisk, il quale non ci pensa su due volte sigillando la fine della partita con la vittoria del Napoli.

Dopo 21 anni il il Napoli colora di azzurro quel cielo grigio di Torino


Imma contentissima della vittoria, Francesca non tanto oltre al danno anche la beffa, adesso si doveva sopportare Imma per sempre su quella sconfitta spettacolare della Juve

-beh ti è piaciuto ridere al primo tempo-
-vabbe io sono sportiva avete meritato la vittoria-
-abbiamo meritato???-disse Imma guardandola meravigliata-ma se abbiamo dominato-
-vabbe è inutile discutere con te quando sei strafelice-
-brava ma come mi capisci al volo-


Le ragazze si avviarono verso l uscita dai campi, ma prima di andarsene volevano vedere se riuscivano a strappare una foto o un autografo a Fabio Cannavaro.

Cercarono di intrufolarsi negli spogliatoi ma con scarso interesse, Imma stava per litigare con la guardia fuori all entrata quando vedono proprio lui in carne ed ossa, Francesca caccia un sorriso da ebete e Imma placa la sua furia contro la guardia

-Mario problemi?-
-no Fabio nulla che io non posso risolvere-
-capisco e come mai queste ragazze urlano contro di te?-
-volevano entrare senza pass-
-capisco-
-Fabio sei un mito- disse Francesca che riusci a parlare
-grazie- disse Fabio portandosi una mano dietro alla nuca come segno di imbarazzo
-Fabio?- riusci a dire Imma, lui si voltò verso di lei
-dimmi-
-volevamo chiederti se potevi farti una foto con noi?infondo con della paesane non puoi rifiutarti-
-come potrei…siete venute da Napoli per vedere la partita?-
-si anche se io vengo da Palermo perche mi sono trasferita-
-capisco venite qui come posso rifiutare-

Imma prese subito la sua digitale e la diede a Mario e con un sorrisino di vittoria gli disse
-Mario ci fai la foto?-
-si come no mettetevi in posa-

Due secondi per immortale quel momento, un momento che non dimenticheranno facilmente le ragazze, Fabio dopo la foto e aver salutato le ragazze si stava avviando verso gli spogliatoi quando

-Fabio scusa- disse Imma
-dimmi-
-fai i complimenti a Paolo, stasera è stato un grande-
-hai ragione, gli riferirò i tuoi complimenti gli faranno di sicuro piacere-
-lo so-

Le due abbandonarono lo stadio contente come due bambine, presero un taxi e andarono in albergo, il giorno dopo le attendeva un altro viaggio, ma non a casa, questo viaggio prevedeva una piccola sosta a Genova.



“emozioni uniche, che solo loro ci potevano regalare”


CONTINUA...


CAPITOLO 22

Le ragazze si svegliarono presto, sistemarono i loro bagagli e poi andarono a fare colazione, dopo un po era pronte per affrontare quel piccolo viaggetto con destinazione Genova.

Arrivate all aeroporto, Imma per non far capire nulla a Francesca

-teso vieni qui ti devo bendare-
-addirittura...non mi vuoi far capire proprio niente-
-nono altrimenti che sorprese è?-

Francesca si lascio bendare anche se era molto in imbarazzo, camminare per tutto l aeroporto bendata.

Il loro volo è stato appena chiamato

-Kè prenditi la valigia-
-ok gia andiamo?-
-si-Imma non si sbilanciò più di tanto con le parole

Arrivarono nel aereo e Francesca era ancora bendeta

-ma la devo portare ancora questa benda?-
-si finchè non atterriamo-


Intanto le partite erano concluse e Lele e Daniele si erano dati appuntamento all’ aeroporto dove tra un po atterravano le ragazze

-a Daniè da quanto tempo-
-ciao Lele come stai?-
-bene non vedo l ora di farti conoscere Imma-
-non ti ho mai visto cosi preso da quando ti conosco…cmq mica devo farvi da reggi candela?-
-nono ha portato con se anche una sua amica, ti ho detto che stanno venendo da Torino perche sono andate a vedere la partita-
-a è vero me l avevi detto-


L aereo era atterrato e Imma decise di togliere la benda a Francesca anche per non farla sentire in imbarazzo di fronte al suo Millemiglia

-che ci facciamo a Genova?- chiese Francesca con un aria preoccupata
-siamo venuti da Lele oggi giocava contro il Genova e dato che dopo deve passare per Napoli invece di andarcene solo noi ci da lui un passaggio-
-e tu mi hai bendato solo per questo?-
-vabbe Francè ti ho portato a Genova-
-è l ho capito-

Le due si avviano verso l uscita dell aeroporto, quando Imma ad un punto si sente tirare per il braccio destro

-nooooooo, nooooooo Imma noooooooo...daiiiiiiii...non mi puoi fare questo-
-Kekka ma che vuoi?-
-noooooooo daiiiiiiiii...jaaaaaaaaaa ma non ci credo è lui-
-ma lui chi?- Imma ancora li doveva vedere ma feceva la parte di non vedere niente
-Imma davanti a noi-

Adesso Imma non poteva negare l evidenza erano quasi vicino a loro

-beh quell essere alto bello che adesso veste la maglia della Samp è la tua sorpresa-
-ma tu sei una cessa...la mia cessa- e le due si abbracciarono forte forte

I ragazzi si avvicinarono a loro due

- a Fracè non me la consumà-
-ciao Lele è sempre un piacere vederti-
-lo stesso vale per me, fatti abbracciare-
-ciao Daniele piacere io sono Imma, se aspettiamo Lele che ci presenti-
-vabbe Imma Lele è un cafone lo sappiamo-
-vabbe xo è il mio cafone- disse Imma prendendo il viso di Lele tra le mani e stampandogli un bel bacetto
-Daniele lei è una mia carissima amica Francesca-

Lui le tese la mano lei fece altrettanto ma la sua mano tremava molto
-perché tremi mica ti mangio?-
-no figurati, sento solo freddo-

Lui da vero gentleman gli offre il suo giubbino e lei lo accetta molto volentieri, dopo i vari convenevoli decidono di andare tutti a casa di Daniele

-allora ragazze andiamo?-
-forza che stasera decidete voi-
-addirittura- se ne usci Francesca
-si voi siete le ospite della serata-disse Daniele

Si avviarono alla macchina, posarono i bagagli e partirono...stereo sempre acceso e Lele e Daniele che parlavano di calcio, le ragazze quando potevano entravano anche loro nel discordo
[...]


Dopo una bella doccia e un cambio d abiti in un lampo le ragazze erano pronte per la serata, ma loro che dovevano decidere hanno dato campo libero a loro

-stasera vi porto a cantare- disse Daniele
-cosa?-
-si Imma hai capito bene, stasera andiamo in un locale dove andiamo quasi sempre noi della squadra è tranquillo, si mangia si beve e c’è il karaoke-
-ua Daniè trop bell-
-grazie-


Tutti pronti, salirono in macchina e si recarono al locale
Una mezzoretta ed erano li, Daniele entrava li e subito iniziava a salutare, era come se stava a casa sua, Lele lo seguiva a ruota anche perché li c’erano anche i compagni di squadra di Daniele, Imma e Kekka erano un po in imbarazzo ma giusto il tempo delle presentazioni e anche loro si sentivano a loro agio

[...]

-andiamo a cantare?- disse Imma vicino a Lele con gli occhi dolci
-ma tu nn stai bene con la testa-
-e dai-
-no Imma nn insistere-
-vabbe ci vado da sola poi nn essere geloso-

Fece l ultimo sorso alla sua birra, poso il bicchiere sul tavolo e si reco vicino al ragazzo del piano bar, dopo un po’ di conversazione e presentazioni Imma stabilì quale canzone cantare, era indecisa tra due canzone ma alla fine optò per una canzone in inglese, volevo sorprenderlo, tutto si sarebbe aspettato tranne che lei gli dedicasse una canzone

-se quello c e prova te giuro che lo meno-
-Lele stai calmo non fare il solito esagerato-
-Daniè parli bene tu-

La voce del ragazzo interruppe la conversazione tra Lele e Daniele

-ragazzi stasera qui con noi abbiamo una ragazza da Napoli diamole un caloroso benvenuto-

Imma era emozionatissima, tremava tutta, non aveva mai cantato d’avanti a tutta quella gente

-buonasera a tutti, come va?-

Imma cercava di rompere il ghiaccio e istaurare un buon rapporto con il pubblico

-beh sul palco ci sa stare- disse Daniele

Lele gli fece un occhiata quasi come se lo volesse fulminare

Dopo un po Imma riprese a parlare

-scusatemi sono molto emozionata, xcio se stono un po nn mi dite niente- uno sguardo a lui e poi-questa canzone la voglio dedicare a lui, la persona che rende magiche le mie giornate, al mio gladiatore azzurro-


-rosanero- dice una voce in lontananza
-Daniè nn la smetti mai è- disse Lele dandogli una gomitata
-e dai che sto scherzando-

-hai ragione Daniele adesso è rosanero ma per me rimane sempre azzurro- mando un bacio con la mano a Lele- questa e per te-


La base musicale partì, le parole comparvero sul piccolo schermo d’avanti a lei

Lei cantava in modo divino, aveva tutto il pubblico ai suoi piedi

E quando venne il momento piu bello della canzone, alzò gli occhi dallo schermo e con il dito puntato indicava lui, il suo amore,

I don’t wanna miss one smile
I don’t wanna miss one kiss
I just wanna be with you
Right here with you just like this
I just wanna hold you close
Feel your heart so close to mine
And just stay here in this moment for all the rest of time
Baby, baby

lo incitava a salire sul palco ma lui ancora una volta si rifiutava, dopo varie incoraggiamenti da parte di Kekka e Daniele riusci a salire sul palco, prese la mano di lei che in quel momento tremava ancora e lei si voltò a guardare lui negli occhi e fini di cantare

Don’t wanna close my eyes
Don’t wanna fall asleep
‘Coz I’d miss you baby
And I don’t wanna miss a thing
‘Coz even when I dream of you
The sweetest dream would never do
I’d still miss you baby
And I don’t wanna miss a thing

Concluse la canzone e I due si abbracciarono, sotto gli applausi di tutti

-alla fine c’è l hai fatta-
-io ottengo sempre quello che voglio-
-e io sono sempre piu felice di averti al mio fianco-
-anche io-



"voglio stare con te,
qui con te cosi,
ti voglio tenere stretto,
sentire il tuo cuore
vicino al mio e rimanere qui
in questo momento...
PER SEMPRE"



CAPITOLO 23

La mini vacanza a Genova è diventata un ricordo, due giornate strepitose, tante emozioni.
La canzone x Lele, la nascita di una nuova conoscenza tra Francesca e Daniele, anche se lei aveva colpito anche un altro ragazzo della squadra del suo “mille miglia”…ma questa è tutta un’ altra storia.

[ … ]


-mi sono scocciato di stare a Palermo non gioco mai-
-Lele devi avere un po di pazienza, adesso Zenga è out devi sperare con Delio Rossi-
- a Dà io me so stufato de stare qua, ma per quanto tempo posso giocare ancora primo di appendere le scarpette ar chiodo-
-dai Lele non ti scoraggiare non è da te-
-lo so a Dà, ma capiscimi, posso ammettere la panchina, ma la tribuna, quella non la posso accettare, io ho ancora tanto da dimostrare e quello che ho da dimostrare lo voglio fare a Napoli-

[ … ]

Imma da quando era tornata da Genova, non faceva altro che litigare con i suoi, in particolare con suo padre che le chiedeva di ritrasferirsi di nuovo a Napoli

-papà non mi puoi chiedere questo non puoi sballottarmi da una parte e un'altra fregandoti di me non sono mica un pacco postale- disse Imma sbraetando a piu non posso contro il padre
-signorì abbassiamo il tono di voce che sono sempre tuo padre non stai parlando con il tuo fidanzato, in questa casa comando ancora io e finchè vivi sotto questo tetto fai quello che ti dico io-
-a si allora lo sai cosa ti dico io in questa casa non ci resto un attimo di piu me ne vado-
-la porta è quella ma sappi che una volta valicata la soglia di quella porta non tornare piu indietro-
-e chi ci torna-

Imam se ne ando in camera sua entrò e sbatte forte la porta, prese la valigia e iniziò a metterci le sue cose dentro, la madre preoccupata dalla reazione impulsiva del padre e della figlia cerco di parlare con il marito

-Ciro non la trattare cosi, infondo a ragione-
-cara che fai stai dalla sua parte?-
-io non sto dalla parte di nessuno, ma capiscila, ci siamo trasferiti qua e per lei lo sai quanto è stata dura sopportare questo trasferimento allontanandosi da Napoli e dalle sue amiche, adesso si è ambientata qui a Palermo, ha trovato lavoro, fidanzato e pure delle amiche-
-si hai ragione forse sono stato troppo duro con lei-

Imma esce dalla stanza con se la valigia che aveva preparato, aveva messo dentro il minimo indispensabile almeno per una settimana

-io me ne vado il resto passo a prenderlo in questi giorni-

Il padre non batteva ciglio, la mamma non sopportava piu questa messa in scena, ma conosceva bene sua figlia era molto orgogliosa e anche se si stava pentendo di fare quello che stava facendo lo avrebbe fatto lo stesso

-Imma papà ti deve dire una cosa- disse la mamma dando una gomitata al marito
-si tua mamma ha ragione, scusami sono stato troppo duro-
-duro è poko papà, tu prendi le decisioni e noi ti dobbiamo seguire senza dire niente, posso capire la mamma, ma non puoi pretendere che io ti capisca, ho 18 anni, una vita sociale non puoi distruggerla ogni volta che te ne pare ma che ti credi che è facile ambientarsi in una nuova città?-
-no lo so scusami piccola-

Imma poso la valigia e si diresse verso il padre in lacrime, lacrime di rabbia, di tristezza, lacrime amare

Il cellulare di Imma suono all improvviso, interrompendo quel clima di riappacificazione che si era creato, prende il cellulare dalla sua borsa, legge il suo nome e rifiuta la chiamata, il padre se ne accorge della reazione della figlia

-ma che dici prima che io e mamma ripartiamo abbiamo il piacere di conoscere questo bello siciliano?-
-papa non è siciliano è romano-
-aaaa si è trasferito anche lui qui come noi?-
-sisi proprio lo stesso periodo-
-capisco e cosa fa?-
-il calciatore-
-vabbe come sport ma come lavoro?-
-il calciatore-

Il padre non riusciva a credere a quello che sentiva doveva lasciare la propria figlia nelle mani di uno che campa dando quattro calci ad un pallone

-capisco ma dimmi ma almeno gioca da professionista o cosi tanto per…-
-no papa gioca nel Palermo, contento?-
-preferivo uno che giocava nel Napoli ma meglio di niente-
-papa uffa ma ancora devi capire?-
-no-
-ti sto parlando di Blasi-
-uuu Gesù, Giuseppe, Sant Anna e Maria…ma quello figlia mia è molto piu grande di te-
-papa qualche altro santo?-
-cosa?-
-un altro po facevi prima se dicevi il rosario-

Imma come sempre brava a svincolarsi da discorsi che non le piacevano ma stavolta il padre è stato piu furbo di lei

-e come vi siete conosciuti? come si comporta con te? Figlia mia ma ti rendi conto che è piu grande di te?-
-papa ma sto in questura?mi stai facendo il terzo grando- disse facendo un piccolo sorrisino e poi continuo a parlare- sto bene, sono felice mi tratta come una principessa, mi porta rispetto e papa per quanto riguarda l eta ma non lo sai che l amore non ha eta?-
-si pero…che ti devo dire contenta tu…l importante che sei felice-
-si tanto, ma quindi mi stai dicendo che posso rimanere a Palermo e che ti fa piacere che sto con Lele?-
-si si si-


Dopo la discussione avuta con il padre, Imma riporta la valigia in camera e scende pronta per affrontare una nuova giornata di lavoro, il tempo di salire in macchina, manda un messaggio a Lele e mette in moto una nuova serata l attendeva


CAPITOLO 24

1 DICEMBRE

-Imma mi raccomando per qualsiasi cosa chiama e noi ritorniamo-
-si mamma non ti preoccupare ormai sono grande abbastanza per vivere da sola-
-io mi fido di te-

Imma getto le braccia intorno al collo della mamma e l abbraccio

-mi mancherete-
-anche tu piccola-


Imma accompagno i genitori alla macchina, saluto il padre e la mamma per l ennesima volta e sul volto della mamma iniziarono a uscire delle lacrime

-papa portati mamma prima che inizia a piangere-
-si si me la porto-disse facendole un sorriso- mi raccomando…-

Imma non lo lascio completare la frase lo fece lei per lui

-per qualsiasi cosa chiama…papa ormai sono grande cmq se nn era oggi un giorno o l'altro me ne sarei andata cmq-
-vabe ma tu resti sempre la nostra piccolina-
-papa su cosa sono queste sdolcinate non sono da te-
-vabbe ho capito ci stai cacciando-


[ … ]


Imma era sola in quell enorme casa e non sapeva cosa fare, decise di uscire e di andare a vedere gli allenamenti di Lele.

Si prepara in quattro e quattro otto e scende giu, sale in macchina una passata di lucido e via destinazione Boccadifalco

Ci metto un po per arrivare perche la strada è un po trafficata, arrivo li saluto il signor Federico ed entro, parcheggio la mia macchina accanto alla sua smart e poi mi avvio ai campetti.

Mentre cammino incontro Fabrizio, nonché capitano della squadra

-ciao Fabry-
-we napoletana come va?-
-bene te?gia finiti gli allenamenti?-
-bene…si gia abbiamo finito Lele si sta finendo di preparare-
-come sempre è l ultimo ad uscire- rispose a Fabrizio facendogli un sorriso- vabbe io mi avvio da lui ci si vede-
-ok ciao bella-

Salutato Fabrizio mi avvio agli spogliatoi e aspetto che esca, mi siedo sul muretto li accanto e mi accendo una sigaretta…

Nel fratempo escono tutti, tranne che lui

Escono anche Fabio e Giovanni il quale mi avvisa che Lele è quasi pronto, attendo altri 5 minuti e finalmente esce anche lui

-ma sei sempre l ultimo, e pure adesso non devi aggiustarti i capelli ribelli-
-si ma lo sai come sono-
-sto vanitoso-
-mi fa piacere che sei venuta- l abbraccio a se e le diede un bacio poi continuo-stasera stiamo insieme-
-mi dispiace lavoro anche stasera pero possiamo vederci dopo-
-Imma tu dopo devi torna a casa ai tuoi che gli dici?-
-niente-
-io non voglio tuo padre che mi prende con un bastone-
-amo stai calmo adesso ho casa tutta per me i miei sono partiti-
-e quando tornano?-
-nn tornano papa ha avuto l ennesimo trasferimento, o meglio lo hanno ritrasferito a Napoli perche qui a risolto in fretta quella che doveva fare-
-capisco e tu non sei voluta andare a Napoli-
-ci andavo se non avevo trovato te e il resto della compagnia-



[ … ]


-ami ci andiamo a fumare una sigaretta?-
-si ami andiamo mi sto esaurendo stasera-

Erano quasi tre ore che lavoravano senza sosta, stasera il pub era stra pieno, c’era una festa nel privè e poi come sempre gente normale, Maria andava avanti e indietro per i tavoli, Paolo si gestiva tutta la situazione ma per il momento ci sostituiva dietro al bancone il tempo del nostro sigaretta time


-ami stavo pensando una cosa?-
-dimmi-
-se chiedo a Lele di venire a vivere da me corro troppo-
-un po si vedi stasera come vanno le cose, anzi vedi un po lui se ti fa capire qualcosa, oppure puo darsi anche che te lo chiede lui, aspetta che sia lui a fare la prima mossa-
-hai ragione pero quando sto solo io a casa non mi trovo lo sai casa mia è enorme-
-lo so ami, se nn convivi con Lele puoi sempre dividere la casa con qualcun altro e ti fai pagare-
-non è male come idea, ma degli estranei in casa mia non li voglio-
-Imma ma allora che vuoi fare?-
-è perché non venite tu e Mary a casa?-
-x me non ci sono problemi, domani gia mi trovi da te-
-che belloooooooooo-


[ … ]


Erano quasi le 2 il pub era quasi vuoto e Lele è li seduto al bancone del pub che mi aspetta, lo osservo da lontano e ancora non ci credo che il mio sogno piu grande si sia realizzato, lo guardo nella sua imperfetta perfezione, lui tutto quello che volevo, lui l unica cosa che desideravo è seduto li alle 2 di notte e sta aspettando proprio me, ormai sono quasi 3 mesi che stiamo insieme, 3 mesi di vero paradiso, ma il mio fantasticare viene interrotto da Maria che mi riporta con i piedi per terra

-Imma su vatti a cambiare che siamo pronti-
-ok vado, ah Mary! Claudia ti ha detto il fatto di andare a vivere tutte e tre insieme?-
-si e trovo sia una cosa meravigliosa ci sto, cosi lascio quel residence brutto dove mi trovo-


Mi ritrovo seduto ad un bancone di un pub con una birra tra le mani aspettando lei, quel angelo di donna in un corpo da ragazzina, quel angelo che mi ha cambiato la vita.
Mi ritrovo a fissarla, la guardo in ogni minimo gesto, come è bella quando ride, lei cosi semplice cosi dolce, anche se qualcosa ti va storto basta guardarla per capire che ti regala tanta gioia, il suo sorriso fa invidia a chiunque…

-Lele ci sei?-
-oh amo dimmi-
-possiamo andare, a che pensavi?-
-no niente andiamo-

Scese dallo sgabello e mise il suo braccio intorno al collo di lei, salutarono tutti e si avviarono verso le macchine

-e adesso che facciamo?-
-uno dei due deve lasciare qui la macchina-
-perche?-
-Imma che faccio prima ti vengo a prendere e poi ognuno con la propria macchina-
-hai ragione scusa-

Nel fra tempo escono anche Claudia e Maria accompagnate da Paolo che stasera doveva accompagnarle perche stavano a piedi

-Ami ma perche non ti prendi la mia macchina e domani mi vieni a prendere a casa-
-ok ami accetto cosi lascio andare solo loro due puo essere che stasera…-
-brava ami lasciamoli soli è meglio-
-ma la volete finire di sparlare sempre voi due…due inciucesse come si dice a Napoli-
-ma che vuoi capire tu amo- si giro verso di lui e prese quelle labbra cosi carnose con la mano e gli stampo un bacio


-Mary io vado a casa con la macchina di Imma ci vediamo domani ciao Paolo-
-ok Cla a domani-



Ore 3:00 per Palermo non c’era nessuna piu, ognuno di loro diretto per la propria strada, quella piccola macchina nera sfrecciava per le strade di Palermo come se niente fosse, una piccola sosta al porto per ammirare un po il mare e poi dritti verso casa sua


-stasera resti con me?-
-se vuoi?-
-ok allora parcheggia dormi da me-


“vedevo il mondo da una bolla di sapone, tutto il mio mondo rinchiuso in una bolla, ma la paura che si rompesse da un momento all altro era sempre forte”


CAPITOLO 25

-stasera resti con me?-
-se vuoi?-
-ok allora parcheggia dormi da me-


Stasera dorme con me, non so se mi sento pronta, da quando sto con lui ho un forte desiderio di renderlo mio, ma non voglio rovinare questo momento, voglio che tutto sia piu naturale possibile.


Stasera dormo con lei, abbiamo dormito già parecchie volte insieme, ma stavolta sono un po agitato non vorrei rovinare nulla, con lei sto bene e il semplice fatto di starle accanto per me gia è tanto, stavolta voglio andarci piano.


-amo vado a farmi una doccia tu fai come se stessi a casa tua-
-ok ti faccio compagnia-
-lele non ti smentisci mai-


Ecco ci risiamo combino sempre guai…io e queste battute idiote

Ecco forse ho rovinato qualcosa, forse se… forse… ma quanti forse devo imparare a reagire e non pensare



[ … ]

-dormo nella tua stanza se vuoi-
-perché abbiamo questo letto cosi grande- iniziavo a fare la maliziosa e speravo che lui capisse a volo
-come vuoi-

Entra anche lui nel letto, io mi metto come sempre sul suo petto, mi da sempre quel senso di protezione, sicurezza, con le labbra inizio piano piano a baciarli i pettorali, salendo su per il collo e arrivando alla sua splendida e carnosa bocca, sono io a cercare lui, stavolta nessun ripensamento, stavolta è il momento giusto


Siamo insieme nel letto, inizia a baciarmi, vorrei subito farla mia, mi sento troppo preso da lei, mi bacia ancora fino ad arrivare alla mia bocca…

Un bacio voluto da entrambi, un bacio l inizio di una nuova avventura, l inizio per consolidare un “noi”

Mi stacca dalla sua bocca, mi guarda, mi sciolgo al suo sguardo, mi sposta i capelli dietro l orecchio e con un semplice gesto, uno scatto veloce me lo ritrovo sopra di me, piano con la sua mano inizia ad esplorare il mio corpo, sfila la mia maglia che indosso e finisce sul pavimento, inizia a baciarmi di nuovo, piano piano lo sento mio.
I nostri corpi iniziano a viaggiare all unisono…si sono in un sogno

[ … ]

Il suono della sveglia mi avverte che è gia mattina, mi alzo appoggio il braccio dall’altro lato del letto e lo sento vuoto, inizio a pensare che è stato veramente un sogno, ma poi sento dei rumori in cucina, infilo la giacca della tuta da sopra il pigiama e mi avvio in cucina

Arrivo e me lo trovo li alle prese con i fornelli che prepara la colazione, quanto è dolce, allora non è stato un sogno stanotte

-buongiorno- mi avvicino e lo bacio
-buongiorno gia sveglia?-
-si oggi lavoro di mattina-
-mi hai rovinato la sorpresa pero ti stavo preparando un bel caffe i cornetti sono nel microonde-
-grazie amore-

Mi avvicino al microonde e prendo i cornetti e li metto in un piattino, lo sistemo a tavola e mi siedo aspettando il mio caffe, nella mente mi passano tante cose e inizio a ridere da sola

-ho fatto qualcosa che nn va?-
-nono nulla pensavo-
-a cosa?-
-che sto troppo bene con te-
-anche io- si avvicina e mi abbraccia per dietro poi inizia a baciarmi il collo, ormai ci aveva preso gusto
-Lele devo andare a lavorare-
-uffaaaaaaaaa-

[ … ]

Mentre fumava l ennesima sigaretta della giornata sotto lo sguardo assassino di Mary perche è l unica del trio che nn fuma e quindi non vuole che fumiamo anche noi, lei raccontava la bellissima serata trascorsa con Lele

-mado ragazze sono stata cosi bene?-
-Imma scusa per la domanda un po indiscreta ma era la tua prima volta?- Mary si era fatta un po rossa per la domanda ma Imma la mise subito a suo agio di nuovo
-no non era la mia prima volta ma non lo so con lui ieri- abbasso la testa stavolta era lei emozionata e imbarazzata, fece l ultimo tiro di sigaretta e continuo a parlare- ieri per me è stato come farlo la per la prima volta-


Mentre Imma stava finendo di parlare alle loro spalle comparve proprio Lele con una faccia mista tra l imbarazzo e di uno che si sentiva soddisfatto sentire parlare la propria donna in quel modo di lui

-ciao amo-
-ciao Lè, che ci fai qui?-
-sono passato a salutarti prima della seduta pomeridiana-
-che dolce amore-
E gli stampo un bel bacio

Le ragazze per sdrammatizzare iniziarono a prenderci in giro

-Mary vieni qua che ti bacio pure io-
-grazie Claudia ma io preferisco altro genere-

Imma senti questa scenetta divertente e interrompe le coccole con Lele

-a proposito dello sproposito-
-eh????- dissero in coro Mary e Claudia
-niente è una mia cosa- e scoppio a ridere-ma poi tu ieri che hai fatto???-
-io???- disse Mary portandosi la mano destra sul petto
-no sort…j asce che hai fatto con Paolo?-
-vabbe ho capito in questi discorsi non voglio proprio entrarci ci vediamo stasera vengo da te?-
-amo non lo so stasera dovrebbero venire loro a casa xke ora divido casa con loro ma se vuoi venire non ci sono problemi-
-ok allora a stasera porto io da mangiare facciamo la pizza?-
-certo non è come quella di Regina ma si puo fare-
-chi???- disse Cluadia
-Regina Margherita dove ti portai a mangiare quando andammo a Napoli-
-aa si capisco…ma qui c’è una pizzeria di un napoletano le puoi andare a fare da lui-

Claudia spiega la strada a Lele per stasera, e dalla porta del locale esce Paolo

-allora avete deciso di scioperare o tornate a lavorare?-
-stiamo arrivando Capo- disse Imma
-facciamo poko la spiritosa-
-che è stai nervoso oggi e fattela passare-
-imma- disse Mary dandole una leggera gomitata
-no Mary quand c vo c vo-
-Paolo?-
-si dimmi Imma-
-senti noi stasera stiamo a casa mia e facciamo una pizza che fai sei dei nostri?- ci fu in quella frazione di secondo uno sguardo di intesa tra lui e Mary, ci penso un po su e poi mi rispose
-ok ci sto-

Imma non capiva ancora bene quella situazione che si era creata, ma come è fatta lei l avrebbe capito mooooolto presto

Lele dopo le indicazioni di Claudia saluto tutti ed ando via, oggi c’era l arrivo del nuovo allenatore e non voleva fare tardi, Paolo e Claudia entrarono dentro e fuori restarono solo Imma e Mary

-tu adesso mi spieghi che succede-
-che succede niente…sai qualcosa che io nn so?-
-Mary nn prendiamoci in giro che è successo con Paolo ieri sera?- Imma come sempre molto schietta nel parlare mise Mary con le spalle al muro
-niente ieri sera siamo stati insieme-
-stati stati?- disse Imma guardandola un po sbigottita
-si ma non mi guardare cosi-
-cosi come scusa?-
-comm è na scem-

Le due inziarono subito a ridere ma poi ritornarono serie

-ma io quello che nn ho capito perche adesso Paolo sta cosi?-
-perche io stanotte me ne sono andata non sono rimasta con lui-
-è perché l hai fatto?scusa nn sei stata bene con lui?-
-sono stata troppo bene con lui e che ho paura-
-di che?-
-di affezionarmi a lui e soffrire di nuovo-
-Mary se non rischi un po mi dice che c e di bello? Purtroppo nella vita, nell amore bisogna sempre soffrire per apprezzare le cose belle che poi ci accadono…adesso con Paolo prendila come viene vivila giorno per giorno e non fare piu una cazzata del genere, stasera approfitta per chiarire e parlagli e digli le tue paure vedrai che capira-
-grazie teso mi sei sempre vicina-
-ma non lo dire proprio-


“le nuove avventure spaventano sempre, ma il rischiare rende la vita piu interessante”


CAPITOLO 26

Si ritrovarono tutti a festeggiare l’ inizio di una nuova convivenza, quella casa cosi grande, quella sera era inondata da tanta allegria.

Claudia si sentiva un po strana in quella situazione, piu che strana si sentiva di troppo, Imma stava con Lele e Mary con Paolo e lei?

Imma che non sopportava vedere gli amici cosi ando da Claudia per informarsi di qual è il motivo di quel suo comportamento

-e allora?-
-allora che?-
-Cla non sei mai venuta a fumare se nn mi chiami mi spieghi cos’ hai?-
-niente eri con Lele non volevo disturbarti-
-ma tu nn disturbi e nn ti permettere di pensare una cosa del genere-
-ok scusami allora-
-si ti scuso basta che nn ti fai venire piu ste paranoi che te gonfio-

Le due chiarirono subito la cosa e Imma per far compagnia a Claudia fuori al terrazzo inizio a fumare anche lei, dopo un po le raggiunse Mary

-sempre a fumare voi due ma come devo fare con voi?-
-non ci puoi fare niente quando si prende si prende il vizio- disse Claudia facendole una smorfia
-Mary allora?-
-Imma mo pure con lei?-
-no Cla lei stasera doveva fare una cosa e volevo capire se l aveva fatto o meno-
-è cioe so curios voglio sape pur i-
-niente ho parlato con Paolo e…-
-e…- Imma incitava Mary a parlare sembrava un jukebox dovevi inserire la monetina perche parte
-e ci stiamo conoscendo, frequentando come volete voi-
-quindi si è risolto tutto?-
-si tutto grazie a te che mi hai spronato-
-aaaaa come fare se nn ci fosse lei- disse Claudia
-ragazze vi devo dire una cosa-
-Imma che è sto tono non ci piace-
-Mary, Claudia io sto pensando di ritornare a Napoli-
-come mai?-
-raga nulla per voi perche sto un amore, mi sono ambientata bene qui ma mi manca molto e poi è probabile che a gennaio Lele venga trasferito di nuovo a Napoli-
-capisco quindi prima o poi ci avresti abbondonate?- disse in modo nervoso Claudia alzando la voce e richiamando l attenzione dei due ragazzi che erano in cucina preparando le crepes

-ao che sta succedendo?-
-che la tua fidanzata è na stronza-
-Imma che è successo?-
-niente teso nn ti preoccupare nulla che non si possa risolvere chiarendosi voi andate a finire di fare il dolce-

I ragazzi ritornarono in cucina, e le ragazze si ritrovarono di nuovo sole in compagnia di Tristezza e Rabbia.
-Ami pero non fare cosi-
-Ami un cazzo, prima mi hai fatto affezionare a te e poi te ne vai, ma ti sembra giusto?-
-no hai ragione ma tu puoi venire a Napoli ogni volta che vuoi-
-si ma Napoli non sta dietro al vico-
-Ami dai mi fai sentire in colpa cosi, io sto bene ma mi devi capire Napoli per me è tutto e poi non posso abbandonare Lele specialmente se ritorna a Napoli-
-non mi chiamare Ami che da adesso non sei piu nemmeno mia Amica devi partire allora è meglio che ci salutiamo adesso-
-ma non è..-

Claudia non lascio nemmeno completare la frase che gia era vicino la porta, la apri e la richiuse violentamente

-ma non è sicuro- Imma concluse la frase con un tono di tristezza
-dai vedrai che si sistemera tutto-
-speriamo-

-ragazze sono pronte le crepes-
-mi è passata la voglia-

Imma si avvia in camera sua, lasciando Lele con il suo piatto di crepes in mano e senza spiegazioni, Mary che gia sapeva tutto prese il suo piatto dalle mani di Paolo e si reco in cucina e si mise a mangiare le sue crepes, seguita a ruota poi da Paolo e Lele

-Mary ma che è successo?-
-Le, Imma e Claudia hanno litigato-
-per quale motivo?-
-xke Imma…-

Mary non sapeva se dirlo o meno a Lele quel fatto quindi cerco di dileguarsi dal quel discorso

-mah nn l ho capito bene…bravi ja sapete fare le crepes io pensavo che non le avremmo mai mangiate-
-ma noi siamo cosi bravi-
-ragazzi scusatemi un attimo-

Lele prese il piatto con le crepes, una forchettina e poi lascio soli in cucina Mary e Paolo, lui si reco nella stanza di Imma

Toc toc

-ti ho detto che nn voglio niente lascetemi in pace-

Ma Lele non si rassegnò tanto facilmente

Toc toc

-andatevene via-

Toc toc

-ma ve lo devo dire in arabo?- Imma si alzo dal letto, si asciugo le lacrime e apri la porta violentamente- ve ne dovete…- si blocco
-io non me ne vado finche tu non ti mangi le mie crepes e non mi spieghi cosa è successo-
-niente Lè, ti prego lasciami sola-
-ma io voglio starti accanto-
-lo apprezzo ma per ora voglio stare sola-
-ok rimango e non parlo ti do solo a mangiare-
-sei proprio duro-

Lele riusci a strapparle un sorriso, si rimisero sul letto lei appoggiata a lui e lui che le faceva i grattini, e il piatto di crepes che li addolciva la serata

“un amicizia in bilico, due muri di orgoglio, un muro siciliano e l'altro napoletano, 2 opposti ma molto simili, tremendamente legate l una all altra anche se da poko, chi avrebbe fatto il primo passo?”


CAPITOLO 27

Una settimana dopo

Imma e Claudia non si parlavano ancora, Mary cercava di fare da paciere tra le due ma non ne volevano sapere in particolare Claudia.

Mary la chiamava in continuazione perche Claudia non stava venendo nemmeno piu a lavorare, si era presa dei giorni di permesso, ma non c’era verso di farla ragionare

Imma era rimasta a casa a preparare qualcosa per il pranzo e per festeggiare il suo onomastico, non poteva festeggiarlo come ogni anno a casa di Paola con tutte loro, questa volta aveva deciso di iniziare una nuova tradizione, questa volta lo avrebbe festeggiato con il suo fidanzato.

Contentissima ed eccitatissima era alle prese con i fornelli, Mary aveva deciso di restare tutta la giornata con Paolo e lasciare casa libera ai due piccioncini.

“amore mio nn vedo l ora di stare con te”

Imma mando un messaggio a Lele e poi riprese a cucinare, dopo una mezz’oretta il suo cellulare inizia a suonare, si asciuga le mani bagnate vicino al grembiule e si avvia verso il mobiletto dove aveva appoggiato il telefono, legge il suo nome, e un improvviso sorriso nasce sulle sue labbra

-amore dimmi-
-teso tanti auguri-
-grazie, ma quando vieni io sono quasi pronta-
-teso devo dirti una cosa-
-Le non farmi preoccupare-
-no non ti preoccupare mi dispiace ma io non posso venire-
-ma come ho preparato tutte queste cose, no Le mi devi spiegare il motivo- Imma iniziava ad innervosirsi e lui dall’ altro capo del telefono molto triste e disperato

-amo non posso spiegartelo per telefono ma devo partire poi ti chiamo-
-ma Le dove cazzo vai?-

Non ci fu nessuna risposta dall altra parte del telefono, l unico rumore che sentiva era il silenzio del telefono che le comunicava che dall altra parte del telefono non c era nessuno piu…aveva staccato la comunicazione

Imma decise di mandargli un messaggio anche se dopo questo non si aspettava nessuna risposta

“non so che cazzo ti sia preso spero solo che sia un motivo valido”



Imma mise tutto quello che aveva cucinato in contenitori di alluminio e poi poso tutto nel frigo, puli la cucina e poi si diresse in camera sua, prima di mettersi nel letto decise di vedere alcune notizie sulla sua squadra.

Si siede comoda vicino la scrivania, accende un po lo stereo per farle compagnia quella casa cosi grande e fredda, in quel momento si sentiva sola, sola con se stessa e i suoi problemi
Apri il sito del Napoli e tra tante notizie una le balzò praticamente in faccia, come un fulmine al ciel sereno, come una gomitata nello stomaco, come un pugno in faccia, quella notizia l aveva proprio sconvolta

Era morta la mamma di Lele

Non ci poteva credere, inizio a piangere come una bambina, in quella giornata iniziata nei migliori dei modi, una giornata conclusa nei peggiori dei modi, una giornata che ricordera per sempre, una giornata triste per lei che nemmeno conosceva, ma che aveva imparato a conoscere quella donna tramite i racconti di suo figlio.

Lele era molto affezionato alla mamma, era la sua gioia, la sua ragione di vita, Imma inizio a farsi tanti film in testa e in questo momento non osava immaginare come poteva stare, ma soprattutto il primo pensiero che le baleno in testa era il motivo per il quale lui non le abbia detto niente

Non ci mise niente a preparare un piccolo trolley con un paio di cambiate all interno, fece un biglietto last minute su internet e fortunatamente era anche l ultimo posto libero.
Quella sera Imma era protetta da una buona stella

Arrivata all aeroporto prendo un taxi, ma quando arriva il taxi non so che indirizzo dargli cosi mi viene in mente che ho il numero di Daniele in rubrica

Faccio aspettare il tassista prima di partite, vado in rubrica selezione la D, il primo nome il suo Daniele, premo sulla cornetta verde del cellulare e si avvia la chiamata, un paio di squilli e sento dall altro capo del telefono una voce femminile

-pronto c’è Daniele?-
-ma chi sei?-
-senti scusa se sono sgarbata ma non ho tempo da perdere mi puoi passare Daniele-
-Cè ma ora non mi riconosci nemmeno?-
- Frà sei tu oddio scusami che sono un po inzallanuta ma tu che ci fai con il numero di Daniele?-
-una lunga storia poi ti racconto-
-infatti poi mi racconti che è molto che nn mi dici niente…- una piccola risate tra amiche e poi Imma riparte a parlare- Kekka mi devi passare urgentemente Daniele-
-ok xo mi stai facendo preoccupare-
-tu passami Daniele poi ti spiega lui-
-ok-

2 minuti dopo

-Imma dimmi-
-Daniele è successo un guaio-
-Imma mica sei incinta?-
-Daniè foss bell ma è na cosa seria- prende fiato e ricomincia- Danie è morta Nadia io adesso sto a Roma ma non so l indirizzo di Lele-
-Imma ma che stai dicendo Nadia la mamma di Lele-
-si Daniè stamattina è successo, ho litigato con Lele, non mi ha detto niente lo sono venuta a sapere dal sito del Napoli e ho preso il primo aereo e adesso mi trovo a Roma-
- capisco-

[ … ]

Un oretta dall aeroporto e Imma e fuori al suo palazzo.

Paga il tassista, prende il trolley dalla macchina e si avvia al citofono, legge per vedere dove sta il suo cognome, finalmente lo trova, Blasi C, mette il dito sul pulsante e bussa

Dall altra parte una voce femminile, molto dolce , le risponde

-chi è?-
-ciao sono Imma…- non sapeva come presentarsi poi decise per una cosa leggera data la circostanza- sono Imma un’ amica di Lele c’è?-
-si Sali 3 piano-

Imma entro nel palazzo, prese l ascensore e seleziono il 3 piano…

Sulla soglia della porta c’era lui, con una faccia mista da rabbia e tanta tristezza

-che ci fai qua?-
-sono venuta per starti accanto, perche non mi hai detto niente?-
-perché non volevo la tua compagnia-
-Le ma che stai dicendo siamo o no una coppia? Nel bene e nel male io ti sono sempre accanto-
-io non voglio la tua compassione-
-Lele ma hai battuto con la testa? No tanto per sapere-

Da dietro di lui esce una sagoma femminile molto elegante, alta capelli lunghi neri, e vedo quelle sue braccia lunga mettersi intorno alla sua vite, non voleva farsi film in testa e penso che era la sorella cosi si presento in maniera educata

-ciao piacere Imma tu devi essere la sorella? Mi dispiace per quello che vi sta succedendo-

Lele non parlava, ma dal volto della ragazza nasce un sorriso, quasi come se mi stesse prendendo in giro

-no non sono la sorella, sono la fidanzata, piacere io sono Valentina-

In quel momento anche per Imma era morto qualcosa, in quel momento era il suo cuore a morire, i suoi occhi iniziarono a farsi prima lucidi e poi piano piano ad inumidirsi, fino a far nascere una lacrima, una dopo l altra scendevano rigandole il viso, il suo sguardo si poso su di lui li immobile, senza reagire, di pietra.

Dopo un po a spezzare quel silenzio fu un signore molto gentile che usci da dietro di loro

-Le chi è sta bella pischella-
-lei è…- Imma fini la frase al posto suo
-io sono Imma, una povera scema lei deve essere il signor Claudio, mi dispiace che ci siamo conosciuti in questa circostanza, sentite condoglianze-
-piacere di averti conosciuta Imma, grazie, ma vuoi entrare ti vedo con una valigia da dove stai venendo?-
-Sign Claudio sto venendo da Palermo, sono venuta a posta per suo figlio ma a quanto vedo la mia presenza è di troppo tolgo il disturbo-
-come vuoi per me puoi restare, almeno ti riposi è tardi adesso dove vai?-
-vediamo in qualche albergo oppure direttamente all aeroporto per ritornare a casa-
-spero di rivederti in altre circostanze-
-mi dispiace deluderla ma mi sa che non ci saranno prossime volte- disse con aria affranta, delusa, rivolta con lo sguardo verso di lui


“la fine di un sogno, quando si vola troppo in alto c’è sempre il rischio di cadere nel vuoto, e di farti davvero male…
Puo finire tutto cosi? In poko tempo messo in discussione un amicizia, e creata una relazione basata sulla menzogna…
Poteva andare peggio di cosi?”


CAPITOLO 28

Era disperata, le lacrime scendevano senza sosta, non poteva crederci, non voleva crederci che proprio a lei stava succedendo quella cosa...

Imma si ritrovo giu al suo palazzo, si sedette sulla panchina accanto e contemplo la sua vita distrutta in un nano secondo...

Dopo un po senti una mano posarsi sulla sua spalla, una mano conosciuta, si volta piano con il volto ancora pieno di lacrime e trovo il suo

-che cazzo vuoi? Che sei venuto a fare? Era per questo che non mi volevi accanto?-
-Imma lasciami spiegare-
-Lele non c ‘è niente da spiegare i fatti parlano da soli...mi fai schifo...lasciami in pace, e ti chiedo un solo piacere non mi cercare, credo che con quello che hai da fare non ti sia difficile mantenere questa promessa-
-Imma ma io...-
-no Lele tu niente mi hai ferito, mi hai umiliato, mi hai deluso, non pensavo fossi cosi, io sono stata sempre li pronta a difenderti con le mie amiche quando mi dicevano cose negative su di te...e pensare che difendevo una mia fantasia perche allora non ti conoscevo nemmeno...allora morivo se ti incontravo per strada per avere una tua foto...adesso sto morendo perche hai buttato la mia vita nel cesso grazie...sai che c’è sono proprio contenta se resti a Palermo-


Imma disse tutto in un secondo, la sua bocca pronunciava parole che nemmeno lei, forse pensava, ma in quel momento se lo poteva uccidere l avrebbe fatto

Imma si alzo dalla panchina, prese con una mano il trolley e con l altra sfioro il volto di lui

-mi costa tanto dirtelo in questo momento perche non te lo meriti, ma sappi che mi mancherai tanto-

Tolse la mano e si avvio verso un punto impreciso, prima che si allontanasse troppo da lui la fermo per un braccio, lei non aveva la forza di voltarsi e guardarlo negli occhi, resto voltata, lui si avvicino a lei e l abbraccio da dietro e con la sua dolce voce le sussurro

-mi mancherai anche tu...ma io non ti merito...si felice con qualcun altro-

Ma come puo pensare una cosa del genere, nella mente di lei tanta rabbia voleva urlargli contro tante cose, voleva dirgli ma tu non hai capito niente di me, non hai capito che la mia vita senza te è nulla? Non hai capito che per essere felice ho bisogno di te, sei il mio ossigeno, sei la mia linfa vitale sei la ragione della mia vita...ma lui tutto questo non l aveva capito

Imma si limito a dirgli un semplice

-arrivederci-

Lui allento la prese e lei dritta versa il suo cammino senza di lui...




Ando nel primo albergo che trovo lunga la strada era tardi, ma soprattutto lei era molto stanca, un giorno da ricordare, un giorno da dimenticare e anche il piu presto possibile.

Dopo aver lasciato i suoi dati alla receptionist, si diresse in camera, ormai era gia iniziato un nuovo giorno, l orologio segnava gia 1:00

Si ando a fare una doccia calda, con la speranza che li nessuno la potesse sentire piangere, piangeva non la smetteva mai, il dolore che stava provando era troppo.

Si infilo il pigiama e si addormento, Morfeo non le diede nemmeno il tempo di mettersi nel letto che gia l aveva prese tra le sue braccia



[ ... ]

Nonostante tutto era andata al funerale della madre, quante persone che c’erano li, Imma si era nascosta per non farsi vedere, vedeva lui li, con quella tipa mano nella mano, vedeva lei che lo consolava e immaginava se stessa al posto di lei.


Oggi è il funerale di mamma, mi sento una merda, ho perso due persone nello stesso giorno, ho fatto un casino, mamma xke non ci sei piu? Almeno chiamavo te e mi consigliavi.
Si allontano da Valentina e prese il suo I-phone e chiamo Daniele

-a belloooo-
-we Lele, ho saputo mi dispiace tanto, scusa se non sono potuto venire ma il mister non mi ha dato un paio di giorni di permesso-
-figurati l importante che mi rispondi sempre al telefono-
-Lele ti sento strano ma stai bene? Non farmi preoccupare-
-si...cioe no...si...lascia stare-
-Le mi vuoi dire che ti sta prendendo?-
-Daniè mi sa che ho fatto l enorme cazzata della mia vita-
-che hai combinato?ma è mai possibile che combini solo guai?-
-sei solo?-
-si xke?-
-no volevo sapere-
-Lele non ci girare intorno mi dici che cazzo sta succedendo?-
-mi sono lasciato con Imma, ho perso mia madre, i miei migliori amici non ci sono, e sto accanto ad una ragazza che nemmeno amo, secondo te come sto?-
-na merda-
-esatto-


Daniele cercava di calmarlo in tutti i modi ma vedeva che era inutile, cercava con ogni mezzo di farlo ragionare


Dopo il funerale, prese un taxi al volo e si diresse all aeroporto, fece il biglietto per il primo volo disponibile per Palermo, prima di entrare in aereo mando un messaggio in contemporanea a Francesca, Mary e si anche a lei, Claudia
La prima a risponderla fu proprio lei

“non lo dar retta, io ci sono qui ti aspetto”

Un piccolo sorriso su quel volto triste, dopo un po arrivarono gli altri 2

“chill è na lot, io lo sapevo, e tu che lo difendevi sempre, cmq io ti devo raccontare di Daniele cosi ti distrai un po”

“ma io non lo so, vedrai che si risolvera tutto non puo finire cosi”

Tre messaggi, tre amiche, tre persone su cui contare


[ ... ]


-Amiiiiiiiii-
-come mi sei mancata-
-anche tu- Imma inizio a piangere, lei la prese subito tra le sue braccia e inizio a consolarla
-su sfogati piangi...fa bene piangere-


“Solo ieri c'era lui, nella vita mia, solo ieri c'era un sole che metteva allegria e io mai credevo proprio che mai mai più andasse via Forse è stata tutta qui la mia ingenuità solo ieri
quando era più leggera la mia età ora so, si paga in pianto però per crescere di più ora lo so”


CAPITOLO 29

Imma era tornata a Palermo, senza ragazzo ma aveva ritrovato la sua amica.
Andarono a casa e Imma dopo aver salutato Mary e Paolo, si recò nella sua stanza, non voleva vedere e sentire nessuno.

Claudia insisteva per farla mangiare, per farla uscire a svagare, ma niente Imma non ne voleva sapere...


5 giorni dopo...

Imma non ne voleva sapere di uscire, stava diventando un vegetale, non mangiava, non fumava, si era rinchiusa in camera sua, sola con il suo dolore...

Mary e Claudia non la sopportavano piu di vederla cosi, cosi decisero di chiamare le sue amiche a Napoli per un consiglio, chi meglio di loro poteva aiutarle che la conoscevano da anni???


Le due si armarono si santa pazienza, approfittando che era domenica decisero di iniziare a fare un giro di telefonate...le prime furono Paola e Francesca

-ciao Paola sono Claudia ti ricordi di me?-
-ciao Claudia come no come stai?-
-io bene grazie, ma ti chiamo per un aiuto-
-dimmi è successo qualcosa?-
-si Imma...-

[ ... ]

-ciao Francesca sono Maria, l amica di Imma ti ricordi?-
-Ciao Mary come va? Imma come sta?-
-gia sai?-
-si quando è successo stavo con Daniele-
-allora è inutile che ti spiego tutto, Imma non sta bene e se continua cosi tra un po la portiamo in ospedale...-
-addirittura?-
-si Kekka si rifiuta di mangiare, non esce dalla sua stanza che sono 5 giorni noi ci stiamo preoccupando...che dobbiamo fare-

[ ... ]

Le telefonate durarono un bel po, Francesca e Paola si organizzarono per venire a Palermo in soccorso della loro amiche, le altre rimasero a Napoli, erano impegnate chi con la scuola, chi con l università



Mi ritrovo dinnanzi a questo pc senza un motivo, Imma decise di alzarsi da vicino la scrivania e di andarsi a fare un bel bagno caldo, è vero che non mangiava e non fumava, ma all igiene personale ci teneva sempre.
Sintonizzo il pc su youtube e per sentirsi un po a casa a Napoli, inizio a sentirsi le canzoni di Capozzi, mise in particolare una canzone che non sentiva da tempo, si era dimenticata per fino il motivo della canzone, cosa un po strana perche le sapeva quasi tutte le canzoni di Capozzi, uno dei suoi preferiti oltre a Finizio e Sal da Vinci.

Gia il titolo della canzone non prospetta una canzone movimenta “la fine di una storia”

Gianluca inizia a cantare, Imma lo segue a ruota libera, prende lo slip e il reggiseno dal secondo cassetto dell’ armadio, prende il pigiama pulito perche quello che aveva era ormai quasi una settimana ed era arrivato tempo di cambiarsi

-io rivoglio i tuoi baci...amore torna a stare qui con me...-
Per l’ ennesima volta sul volta di Imma iniziarono a nascere di nuovo quelle maledette lacrime...
Non voleva piangere erano 5 giorni che piangeva...
Finita la canzone, inizio ad improvvisare lei e chi meglio di Zarrillo in quel momento poteva indovinare il suo stato d animo???

-amore mioooooo come farò, a rassegnarmi a vivere, e proprio io che ti amo ti sto implorando...aiutami a distruggerti...5 giorni che ti ho perso mille lacrime cadute ed io inchiodata a te...- le lacrime scendevano e scendevano...-Eh già Michele come faro a rassegnarmi???-

Imma decise di dare una svolta a quella sua pietosa vita...invece di infilarsi il pigiama, dopo la doccia apri l armadio bianco nella sua stanza, prese il suo jeans della met, la felpa bainca della guess con una camicetta azzurrina, il tempo di un “restauro”, dopo tutte quelle lacrime versate aveva degli occhi gonfi incredibili, prese la borsa marrone abbinata della guess infilo il portafoglio, il lucido, il cellulare e usci da quella stanza


Le amiche in soggiorno restarono stupite di quello che vedevano

-è tornato il fantasma-
-Mary come sei spiritosa-
-amiiiiiii finalmente sei uscita-
-si basta lacrime, basta compiatirsi, ho 19 anni una vita avanti, non esiste solo lui, da oggi mi metto di nuovo in “piazza”-
-ti dobbiamo dire una cosa-
-ditemi tutto-
-domani vengono Francesca e Paola-
-come mai?-
-le abbiamo chiamate noi perche tu ci stavi facendo preoccupare-
-capisco...- un piccolo sorriso e poi riprese a parlare –vorra dire che domani sera festeggiamo anche con loro la mia rinascita-
-ami che bello rivederti cosi-




“da oggi riparte un nuovo capitolo della mia storia dove tu non sei piu il protagonista”


CAPITOLO 30

Ormai Imma si stava scatenando in pista, erano andate a ballare, quando vide entrare dalla porta d ingresso alcuni calciatori del Palermo

-ragazze io mi allontano un po-

Imma voleva fare la dura., ma in cuor suo sapeva che se c’era anche lui lei non avrebbe resistito, si mise in disparte per vedere chi era, anzi chi erano…

Erano solo 3 di loro, c’era Simon, Daniele e infine c’era anche il capitano Fabrizio, per lui ogni occasione era buona per festeggiare.

Accertatasi che Lele non era nei paraggi, ritorno dalle amiche

-tutto sto tempo, pensavo che ci avevi abbandonato-
-non lo pensare mai-

Un occhiata di intesa tra Imma e Mary…Claudia all improvviso si era allontanata stava parlando con un ragazzo

-chi è?- domando a Mary
-un amico di Claudia-
-azz…anche se nn si vede bene qui dentro è proprio…-
-carino- fini la frase Mary
-we i port spi a Paolo…-

Le due si guardarono e iniziarono a ridere, poi si avvicinarono al bancone per ordinare qualcosa da bere…

-un mojito e un sex on the beach-

Il barista ci appoggia i cocktail sul bancone faccio il gesto per pagare ma una voce da dietro mi blocca

-lascia stasera offro io…stasera si deve festeggiare-

Mi volto e trovo lui, non mi è mai stato simpatico, ma se mi offre un drink è il benvenuto

-ciao Fabrizio che ci fai qui?-
-stasera sono venuto a divertirmi e a festeggiare la vittoria contro il Milan-
-a è vero, complimenti…ma adesso state tornando?-
-si siamo tornati un paio di ore fa-
-capisco e domani niente allanementi?-
-si ma sono di pomeriggio quindi ho tutto il tempo per svegliarmi…- mi sorride, non mi ero mai accorta del suo sorriso, e carino pero quando ride, poi continua parlare –ma te che ci fai qui?-
-mi sto divertendo, non si vede?-
-ho capito e come mai non sei con Lele-

Ecco mentre credevo che mi stava diventando simpatico, una parola o meglio un nome…ho iniziato di nuovo a odiarlo
-ci siamo lasciati-

Fredda, netta e concisa, priva di giri di parole, subito al sodo

[ … ]

Le prime luci dell alba si fanno spazio dopo una notte di puro divertimento…

Le ragazze ormai si era aggregate ai tre giocatori del Palermo, Imma aveva legato molto con Daniele, si trovava bene insieme a lui

“sarà l’effetto del alcool, o si inizia a vedere una nuova coppia??? Ha gia dimenticato il gladiatore del suo cuore?”


Imma, Mary e Claudia dopo un giro per Palermo con le luci dell alba se ne ritornarono a casa, erano le 7 di mattina, le ragazze erano distrutte, avevano bisogno del letto ma avevano dimenticato una cosa oggi arrivavano Paola e Francesca.

Ognuna nella propria stanza, Imma mise piede nella sua stanza ma la voglia di dormire non c’era proprio…o meglio non voleva dormire per non sognare ancora lui…ormai divenuto il suo incubo.

Decise di mettersi al pc, ma fu proprio di istinto andare a leggere le notizie che lo riguardavo

-ecco perche non era con Fabrizio, ha avuto altri giorni di permesso-

Dopo che aveva letto le notizie, ando in documenti e clicco sulla cartella “io e Lele”, non aveva voluto scrivere amore, le sembrava troppo prematuro, anche se…

Rivedeva quelle foto con l amaro nel cuore, aveva mille sbalzi d umore, rideva, metteva il broncio, le passavano d’avanti agli occhi ogni singolo momento, ogni singola scena che aveva anticipato o posticipato quella foto, tutto cio accompagnato come sempre da un bel pianto

Lacrime amare, lacrime dolci, lacrime di delusione, lacrime per la fine di una storia, la loro storia, la storia che lei aveva sempre sognata, lei che aveva pensato di aver trovato l amore della sua vita…che IGENUA

[ … ]

Driiiiiiiii…driiiiiiiiiiiii….

Il campanello di casa suonava all impazzata…Imma fece una corsa diretta verso la porta per vedere chi era e per non far svegliare le sue coinquiline

-chi è?-
-le crocerossine-
Imma apri subito la porta e ad accogliere le due amiche non c’era una persona distrutta da un amore, ma un sorriso enorme tutto per loro, pronte a tutto pur di non lasciarla sola

-amoreeeeeeeeeee-
-Cèèèèèèèèèè-
-tesore mie venite qua-

Un abbraccio a tre, da quanto tempo non si vedevano,troppo per loro

-allora che mi dite di bello?-
-io forse mi trasferisco a Genova-
-cosa?????-
-si forse vado a vivere con Daniele-
-nono accomodiamoci che gia da sola nn mi reggo in piedi tu mi dai sta notizia-

Imma fece entrare le amiche nella sua stanza, le fece posare le valige e come i vecchi tempo tutte e tre come tre indianine sedute sul letto

Francesca stava iniziando a raccontare tutto la storia con Daniele, mi aveva raccontato che da quando eravamo andate a Genova si erano sentite spesso e che oltre a lui si era fatto sentire anche Giampaolo, ma si domandava ancora come aveva il suo numero

Mi piaceva ascoltarla, almeno per un po non pensavo a lui fino a quando non siamo arrivate a toccare un tasto dolente

-tu come stai?-
-Paola come devo stare una chiavica-
-ancora devi togliere niente dalla tua camera di lui come mai?-
-mi sa che con lui sono diventata un po masochista…mi piace soffrire-
-ma la vuoi finire si vede che non ti merita-
-Paola mi sono stufata di sta storia io…io…- iniziarono di nuovo ad uscire quelle piccole ma significative lacrime…-io lo voglio qui accanto a me-
-lo so è difficile adesso ma unite passeremo anche questa-

Paola prese la testa di Imma e l appoggio sulla sua spalla con una mano gli accarezzava i capelli e con l altra gli asciugava le lacrime

-piangi, piangi che fa bene-
-o cazz sto chiagnegn a na s’mman pensavo di non avere piu una lacrima ma a quanto pare ho delle riserve eccezionali-
-vedi che se vuoi riesci a scherzare…volere e potere-
-ma adesso il potere non c’è-

Francesca entra in stanza con in mano la busta di cornetti vuoti e il barattolo di nutella

-su forza affoghiamo i dispiaceri con questi-
-azz…ma mi vuoi tutta ciccia e brufoli?-
-Cè magn e nun t fa vattr-


“Vorrei averti accanto, non per baciarti, e nemmeno per abbracciarti, ma per sentirti respirare... e capire se sei vero o se sei solo il mio sogno più bello.”



CAPITOLO 31

Mi trovo sola nella stanza con un pc acceso su fb tante persone in linea ma non mi va di parlare con nessuno...

Persone che non sento da una vita, amici dell elementari e medie che non ti ricordavi piu, sono tutti li riuniti in un'unica chat...Facebook...ma se tu non ci sei piu per me neanche face book ha un significato.

Inizio a giocare con le varie applicazioni che ci sono e gioco con il “ Parla con...”
Questa volta decido di parlare con Shakespeare che mi dice

“Chi sei tu che avvolto nella notte inciampi così nei miei pensieri?”

Già chi sei tu???Sei entrato nella mia vita senza chiedere il permesso, ti sei impossessato di me e quando hai fatto i comodi tuoi mi hai buttato giu come se niente fosse...

Intenta nei suoi mille pensieri, dopo un po si accorge che qualcuno la sta contattando, ed è proprio lui, quel piccolo campioncino della primavera Palermitana di nome Daniele

-ciao tesoro-

-ma chi ciò dà tutt sta cunfrenz?- gli vorrebbe dire Imma ma si limita ad un semplice –wewe-
-come va?-
-abbastanza bene te?-
-adesso bene...stasera hai da fare?-
-credo di no perche?-
-ti andrebbe di uscire con me?-

Imma tentenna un po sulla risposta, vorrebbe uscirci perche con lui si è trovato bene, ma nel suo cuore pensa ancora a Lele e di conseguenza non vorrebbe prenderlo in giro...è cosi un bravo ragazzo mi dispiacerebbe...
Daniele la riporta nuovamente con i piedi per terra

-ma se nn vuoi uscire basta dirlo-
-no vabbe esco mi vieni a prendere tu?-
-è normale-

[ ... ]


-ami devi dirti una cosa-

Claudia era in bagno che si stava preparando, stasera era l ultima sera che stavano Paola e Francesca qui da noi, erano passati in un battito di ciglia questi 2 giorni con loro

-dimmi ma tu ancora ti devi preparare?-
-ecco è questo che ti volevo dire-
-non mi dire che nn esci con noi che ti piglio con la scopa-
-oddio no..- una piccola risatina –ami Daniele mi ha invitato ad uscire con lui ed ho accettato-
-mi fa piacere e quando devi uscire?-
-stasera-
-ami no ci sono anche Kekka e Paola non puoi appenderle per Daniele-
-lo so...ma ormai gia gli ho detto di si...-

Claudia la guardava un po delusa, fino a che Imma non ebbe un lampo di genio
-che ne dici se lo facciamo uscire con noi?-
-lui l unico maschietto?faccio il beato tra le donne?-
-brava... io esco con lui e ci vediamo nel nostro pub tanto per fare una seratina tranquilla-
-ok ami-
-ok allora mi vado a preparare avvisi tu le altre?-
-ok-

[ ... ]


Erano tutte li sedute intorno a quel tavolo,tra chiacchiere, ricordare i bei momenti, Imma si stava divertendo e Daniele si trovava a proprio agio in quel bel gruppetto, si era inserito bene, e piano piano in un paio di sera stava imparando a conoscere Imma, il suo mondo, le sue amiche

-ragazze vado a fumare-
-vuoi che ti faccio compagnia?-
-se vuoi-

Le ragazze gettarono un occhiata di malizia a Imma che zitta zitta si allontana con il bel giovanotto

-ragazze che dite di sto Daniele?-
-sembra un tipo apposto-
-speriamo solo che lei sta bene...-
-Kekka è quello che vogliamo tutte...perche si vede che non sta bene ma sta facendo la forte, prima o poi crolla-
-speriamo piu tardi possibile-

-allora ti stai divertendo?-
-si sto bene con te, le tue amiche sono molto simpatiche-

Imma sentiva freddo, e tremava mentre stava fumando, lui da vero gentiluomo le appoggia il suo giubbino sulle sue spalle, poi la tira a se e l abbraccia

In quel preciso istante passa lui, un momento di imbarazzo, un momento congelato dallo sguardo di lui, si avvicina ai due

-brava è cosi che mi amavi?-
-Lele non dire cazzate xke alla fine sei tu quello che mi ha tradito-
-si tu non ci hai messo niente a rimpiazzarmi-

Rabbia...rabbia di gelosia...un momento dove vorresti spaccare tutto, tutti contro di te ma quando meno te lo aspetti c’è sempre qualcuno pronto a prestarti aiuto

-Lele ma tu da lei che cosa vuoi?ormai è finita tu hai fatto una scelta lei ancora no, lasciala vivere e fatti i cazzi tuoi-
-à Daniè qui nessuno ti ha chiesto niente-
-tu non mi hai chiesto niente ma io mi sono sentito di parlare per difenderla-
-eh già è arrivato il paladino della giustizia-

Imma si stava innervosendo, altri due minuti e stava per esplodere

-non farti illusioni piccolino- dandogli un piccolo schiaffetto sulla guancia

Imma a quel punto non ci ha visto piu dalla rabbia

-Lele ma chi cazzo ti credo di essere, entri ed esci dalla mia vita quando cazzo vuoi, ma che ti credi che ruota tutto intorno a te, à bello scendi con i piedi per terra adesso non sei piu il protagonista- la voce iniziava a spezzarsi per le lacrime che stavano uscendo abbasso la testa, poi fece un lungo respiro alzo la testa e lo guardo dritto negli occhi e... -NON SEI PIU NESSUNO PER ME-

Parole dure, parole non vere, parole di una persona ferita, parole non pensate dettate da quel istinto irrefrenabili di prenderlo a schiaffi, ma arrivare alle mani non risolve nulla...

Le parole fanno piu male di qualsiasi schiaffo


Avete presente quando nei cartoni animati dopo una notizia sconvolgente intorno al protagonista si ferma tutto, la musichetta di sottofondo e lui con gli occhi sbarrati???
Ecco Lele in quel preciso istante si sentiva come il protagonista di un cartone animato, messe con le spalle al muro dalla persona che ama


Imma lo fisso di nuovo, per poko istanti i loro sguardi si icrociarono, non occorrevano le parole, gli sguardi parlavano da soli, poko dopo Imma si volto verso Daniele

-Daniele andiamo sono stanca-
-si andiamo avvisiamo le altre?-
-le mando un messaggio ho bisogno di andarmene, mi manca l aria qui-
-ok-

Davide mise il proprio braccio intorno alle spalle di lei e si allontanarono da lui, da quella buffa situazione, da un momento imbarazzante

Imma prese il cellulare e mando un messaggio alle amiche

“io mi avvio a casa con Davide, ho appena incontrato Lele...ho litigato per l ennesima volta...a dopo”

Un messaggio inviato, un ennesima sigaretta fumata e si ritrovarono fuori casa

-anche se il finale non è stato piacevole questa sera sono stato bene con te-
-anche io Daniele, mi sono divertita tanto-

Daniele con la sua mano gli sfioro delicatamente il volto e lei si appoggio su quella mano accettando quella umile carezza, lui si avvicino di piu a lei fino a trovarsi a poki millimetri dalla sua bocca ma lei molto gentilmente lo allontana con la mano

-Daniele sono stata bene, mi sembra un po prematuro, non roviniamo questo bel momento-
-scusami hai ragione-

Due baci sulla guancia e via, pronta a sfogarsi di nuovo con il suo cuscino




Questa volta mi sa che l ho persa per sempre…ma io la amo e non mi arrendo…sono proprio un codardo altro che gladiatore



EPILOGO

-Dany ti sbrighi che dobbiamo andare a finire di fare i regali?-
-sto arrivando due minuti-
-ma che stai combinando guarda che ti lascio qui e me ne vado-
-non ti conviene-

Imma era ritornata a vivere, ma non con lui con un altro, Imma dopo un po stava ritrovando la sua felicita con Daniele, lui le dava tutto il tempo che lei voleva, le stava accanto senza pretendere niente.

-signora ma come devo fare con vostro figlio?-
-eh Imma un po di pazienza-

Imma era a casa dei genitori di Daniele, anche se non erano ancora fidanzati, ma semplici “amici” lui ci teneva che prima di Natale lei doveva conoscere i suoi genitori

-eccomi possiamo andare-
-e quello???-

Daniele si presento in cucina, dove stavamo io e la mamma prendendo una tazza di caffè, con una busta enorme e un enorme regalo al suo interno, si capiva che era un regalo perche era tutto incartato con tanto di fiacco azzurro sopra

-è per te lo devo mettere sotto il tuo albero andiamo?-
-com’è devo aspettare fino a stasera?-
-sisis...io su questo sono tradizionalista a mezzanotte si aprono i regali-
-vabbene- disse Imma mettendo il broncio come i bimbi piccoli quando non venivano accontentati



-Lele allora stasera siamo dai miei?-
-Vale sinceramente non mi va di lasciare solo papà e mia sorella-
-ma Lele me l avevi promesso-
-Valentina ma non capisci mai...sei sempre tu, ma pensa ogni tanto anche a qualcun altro, io da poko ho perso la cosa piu importante della mia vita, mia madre e tu pensi al Natale?-

Lele in quel momento voleva morire per quel poko che aveva detto alla donna che forse con l arrivo del anno nuovo sarebbe diventata la futura Signora Blasi

Lui mentre parlava con Valentina la sua testa viaggiava in tutta un'altra direzione
-che starà facendo?sta ancora con quel bamboccio?sarà felice?-
Mille domande affollavano la mente di Lele, e mentre pensava girava e rigirava un piccolo pacco regalo tra le sue mani
-se glielo porto le fara piacere?-
Ancora domande nella sua testa, ma alle quali non sapeva darsi una semplice risposta


-Paolo allora stasera vieni da noi?-
-Mary e con i miei come la mettiamo?-
-dai è il primo Natale insieme che ti costa dai tuoi possiamo andare anche dopo la mezzanotte, capiranno per una volta che nn vai alla vigilia ci andiamo domani- disse Mary sbattendogli in faccia quei suoi occhioni azzurri difronte ai quali Paolo non sa dire no
-vabbe allora domani saremo a casa mia-
-che bello- e tutta contenta si getto tra le sue braccia e lo bacio

Tra Paolo e Mary le cose si erano fatte serie, Paolo ormai anche se non si era trasferito a casa nostra con bagagli e tutto, ma era come se lo fosse...ormai Paolo era diventato l uomo di casa insieme a Daniele, i due si trovavano molto bene insieme, erano due caratterini simili


-Cristian ci vuole ancora tempo?-
-nono sistemo gli ultimi regali in macchina e siamo pronti-

Claudia invece era ritornata con una sua vecchia fiamma, Cristian, lei invece abitava con noi, ma tra il lavoro e Cristian si vedeva ben poko, menomale che l avevamo convinta a trascorrere il Natale con noi.



-dai ma questo no è brutto-
-Imma ma che dici è cosi carino e poi mi dona anche-
-provati questo- disse Imma passandogli un maglioncino azzurrino
-certo che se fosse per te vestirei tutto azzurro-
-embe che male c’è- disse facendogli una linguaccia

Uscirono da quel negozio con due maglioni, il rosa che aveva scelto lui e l azzurrino di lei, lui aveva messo una mano intorno alla sua vita e lei la sua mano nella tasca posteriore dei suoi jeans, camminando sul corso principale di Palermo, incontrarono Lele e Valentina

-stai calma-
-sono calmissima pero nn ci fermiamo-

I due si passaro accanto sfiorandosi la spalla, in quel momento sembrava di stare in una scena di un film a rallentatore, il tempo si era fermato e come se su quella strada trafficano c’erano solo loro due, e loro sguardi, uno sguardo di rimpianto, uno sguardo freddo e distaccato.


Mezzanotte era arrivata in quell enorme casa si respirava un aria di tranquillita di serenita, ognuno di loro scartava il proprio regalo


Lui era partito per Roma con Valentina dopo gli ultimi acquisti di lei, aveva un po nostalgia di Palermo, o forse di lei, no aveva trovato il coraggio di darle il suo regalo l aveva ancora con se tutto incartato, posto nella sua valigia, in quella casa non si respirava tanto aria di festa, anche se un po di aria natalizia c’era, era un modo cmq per non arrendersi, perche la vita continua.

Lui si allontano dal tavolo e si diresse in camera sua, accese lo stereo e inseri il suo cd preferito Eros, ormai si era fissato con una canzone di quel album, ti vorrei rivivere
Si alzo e si reco al pc e inizio a scrivere un e mail
“certo che rivederti ancora qualche brivido mi dai, certo che non è piu lo stesso e tu puoi credermi ma io non ti ho scordata mai, davvero.
Forse chissa come sarebbe stata la mia vita insieme a te, me lo sono chiesto spesso sai, me lo chiedo ancora adesso sai?
E mi torna in mente quando eri tu, la ragazza del mio cuore quella luce che negli occhi avevi
come vedo non si è spenta più. Ti vorrei ti vorrei rivivere anche solo per un attimo io vorrei rivivere
quella prima volta io e te.

Il nostro Eros, la colonna sonora della nostra piccola storia, non sono bravo con le parole e lo sai ed è proprio per questo che lascio parlare Eros.
Mi manchi e vorrei essere accanto a te, ho sbagliato e ti chiedo scusa, dammi un'altra possibilita ricominciamo


SCUSA SE TI AMO
LELE





Lei era andata in camera a sistemare l enorme pupazzo che reggeva il poster con la loro foto del primo appuntamento, che le aveva regalato Daniele, diede uno sguardo veloce al pc e trovo un nuovo messaggio, si sedette e apri la casella dei messaggi ricevuti, appena vide il suo nome, voleva cancellarla senza leggere, non voleva rovinarsi quella magnifica sera, ma il suo cuore disse ben altro.

Prima di leggere accese lo stereo di sottofondo, e anche in quella stanza rimbombavano le parole di Eros, ti vorrei rivivere.

Inizio a leggere la lettera, parola per parola, e una lacrima inizio a scendere piano rigandole non la faccia ma bensi il cuore, non aveva piu lacrime da versare lei, ma il suo cuore si, il suo cuore piangeva ancora per lui ma lei non lo voleva ammettere

Dopo averla letta decise di risponderlo

“queste parole dette ora non servono a niente, mi dispiace ma tra noi è finita”

Una riga per fargli capire ancora una volta tutto quel male che le sta facendo, quel orgoglio che non vuole andarsene, quel orgoglio che ancora presente in lei.

Si alzo dalla scrivania e finalmente si decise, prese quel enorme scatolone che aveva nel armadio e lo poso sul letto, piano piano inizio a staccare tutte le loro foto dalla parete, i cd di eros, i regali, le maglie, la prima foto, tutto e sistemo tutto in quel enorme scatola, la chiuse e la poso di nuovo nel armadio

“tutti i miei sogni sono li, in quel enorme pacco”


Si guardo in torno non sembrava piu la sua stanza, era vuota, adesso con l arrivo del nuovo anno, l avrebbe riempita di nuovo con una nuova storia.




So che regalarti l'anima è stato un grande sbaglio e certo nn è colpa tua






 
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Aly69
view post Posted on 30/4/2019, 10:40




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